In crescita il business dei matrimoni

In crescita il business dei matrimoni

Cresce, in Italia, il business dei matrimoni. A decretarlo è un’indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Aumentano i matrimoni (tra il 2015 e il 2016 il dato fa registrare un +4,6 per cento) e trainano le attività delle società legate al settore. Anche in Lombardia il trend è positivo, con un incremento delle coppie che si scambiano il fatidico, nel periodo preso in considerazione dall’indagine, sì del 4,9 per cento.

Il business dei matrimoni

In Italia introno al mondo del matrimonio ruotano ben 83 mila imprese, 11 mila delle quali in Lombardia. Si tratta di sartorie, negozi di bomboniere, fotografi, wedding planner e così via. Ma, con la digitalizzazione dei processi in corso, si inseriscono in questo filone anche portali come NaraBomboniere che offrono un’ampia scelta di bomboniere per tutte le occasioni: matrimoni, bomboniere per prima comunione, per lauree. Il giro d’affari calcolato dalla Camera di Commercio per queste attività è pari a circa 15 miliardi di euro pe l’Italia, a 6 miliardi per la sola Lombardia.

Un settore in crescita

Nel totale, il tasso di crescita del business dei matrimoni è del 2 per cento l’anno. A trainare il comparto sono le attività svolte da wedding planner, (+9,6 per cento in un anno, per 1.655 imprese attive) e i catering per eventi (+9,1per cento e 1.255 attività produttive). Bene anche il comparto della realizzazione di abiti da sposa, sposo e cerimonia. In questo caso il tasso di crescita registrato è del 2,1 per cento, per oltre 22 mila imprese di confezione di “altro abbigliamento esterno”. In più, ci sono in Italia 30.564 attività di commercio al dettaglio di confezioni per adulti (+4,3 per cento), più di 14 mila negozi al dettaglio di fiori e piante e 1.318 di bomboniere, 11 mila attività di riprese fotografiche e 235 agenzie matrimoniali e d’incontro.

business dei matrimoni in crescita

Le regioni che trainano il comparto

La maggior parte di queste imprese opera in Campania. Nella regione meridionale, infatti, le aziende attive nel comparto wedding sono ben 11.454, con una spiccata prevalenza di imprese attive nelle vendite di abiti su misura e bomboniere. Medaglia d’argento alla Lombardia, dove si contano 10.636 imprese. A Milano la palma d’oro per numero di fotografi. Bene anche il Lazio, con 8.289 imprese. Tra le città, ai primi posti per presenza di aziende wedding si posizionano: Napoli, Roma, Milano, Prato, Torino. Matrimoni in Italia.

Al Sud ci si sposa di più

La maggior parte dei matrimoni si concentra tra Calabria, Campania e Sicilia. Nel 2016 sono 203 mila le coppie che hanno detto sì. La Calabria detiene lo scettro del quoziente di nuzialità rispetto alla popolazione (4,4), alle sue spalle c’è la Campania (4,3) e poi la Sicilia (4,2). E la Lombardia? E’ tra le ultime, con un quoziente di nuzialità del 2,8. Dove ci si sposa di più? In queste città: Vibo Valentia, Reggio Calabria, Salerno, Agrigento e Benevento. Milano, Rovigo e Belluno, invece, sono le città dove si celebrano meno matrimoni.

In aumento i matrimoni misti

La fotografia scattata dalla Camera di Commercio lombarda evidenzia anche un aumento dei matrimoni misti, che vedono protagonisti uno dei due sposi italiano e l’altro straniero. Nel 2016 sono circa 19 mila, 1 su 10 tra tutti quelli celebrati nel Paese, con un incremento anno su anno del 6,7 per cento. Questa tipologia di matrimoni registra le percentuali più elevate in città come Roma (1.530), Torino (741) e Milano (684). Ma allargando l’analisi alle province lo scenari cambia e a guidare la classifica ci sono Terni (circa 1 matrimonio su 5 è tra un italiano e uno straniero), Rimini, Ravenna e Reggio Emilia.

Il post è sponsorizzato ma tutti i pensieri e opinioni che avete letto sono personali 

Tags : comunicatoconsiglimatrimoniomatrimonio di tendenza
AtrendyExperience

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11 commenti

  1. Tutti questi dettagli non li conoscevo per niente. È impressionante vedere la differenza di percentuali nelle zone dove ci si sposa

  2. ci si sposa di meno perchè i giovani finiscono gli studi tardi… non trovano lavoro al sud ci si sposa di più perché si studia di meno e si va a lavorare prima facendo magari lavori meno qualificati

  3. un matrimonio devo dire che purtroppo è davvero dispendioso e non tutti possono permetterselo con la crisi che c’è …..questo giustifica in parte i numeri

  4. Forse ci si sposa di più al sud perché si è più legati di più alle tradizioni familiari …io mi risposerei altre 100 volte sempre con mio marito però

  5. Basta guardare quanti programmi sono nati a tema matrimonio per capire quanto questo ormai sia diventato un business. Articolo molto interessante cara!

  6. Io non sono di parte,non sono sposata ma io mi sento tale,con vivo da 13 anni e abbiamo due bimbi favolosi…per noi non è importate la festa,la cerimonia,ce lo siamo detti mille volte quando ne sentiamo il bisogno andiamo a mettere la firma in comune,dopotutto è quella che conta …con i soldi che spenderemmo per la cerimonia e tutto l’ambaradan ci estingueremmo il mutuo di casa…noi siamo più pratici ma sempre innamorati…

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