I calendari resistono alle app e alla tecnologia

I calendari resistono alle app e alla tecnologia

In epoca di Google calendar e di pianificazione delle attività giornaliere via smartphone e tablet, può apparire “antistorico” parlare di calendari fisici da appendere alle pareti, ma in realtà questi oggetti non sono mai passati di moda e, anzi, tornano alla carica con tante varianti anche per il prossimo anno, proponendosi come un’originale spunto di arredamento e arricchimento della parete di casa.

La moda dei calendari non passa

Non parliamo ovviamente dei calendari “erotici” che conobbero un boom alla fine del secolo scorso, quando le edicole italiane venivano letteralmente invase dalle pose più o meno ammiccanti di starlette nostrane o straniere adeguatamente svestite, né dei classici intramontabili di Frate Indovino. I calendari assumono varie forme, diventando un gadget per le aziende che vogliono promuovere il proprio brand, grazie ai servizi di www.gedshop.it che consente di realizzare calendari personalizzati, ma soprattutto possono diventare dei piccoli oggetti d’arte, come nel caso di alcuni dei più belli visti nel corso di questo 2018.

I calendari più originali dell’anno

Decisamente originale è il Typodarium, un calendario da tavolo unico nel suo genere e perfetto per gli appassionati di tipografia: la sua particolarità sta nel fatto che ognuna delle 366 schede (copertina inclusa) di cui si compone questo datario è realizzata attraverso un carattere tipografico differente, grazie alla griffe di 366 differenti designer di fama internazionale provenienti da 41 Paesi, che rendono ogni giorno diverso dall’altro.

Le foto di Cristina Omenetto

Più adatto agli amanti delle fotografie è invece il calendario Epson, che ogni anno viene affidato alle cure di un fotografo italiano di fama internazionale: per l’edizione 2018 sono stati scelti i suggestivi scatti di Cristina Omenetto, che ha portato nelle 12 istantanee tutta la sua esperienza e il tradizionale focus sul paesaggio, utilizzando una tecnica personale di ripresa. Il fil rouge del calendario è il tema delle “Terre di Passo“, seguito attraverso foto che evocano stati d’animo, sentimenti e ricordi legati a storie di viaggio, con un tocco che va oltre la semplice documentazione dei luoghi.

Scenari di viaggio per Epson

Sempre in tema fotografie va citato il lavoro del britannico Michael Kenna, che si è messo all’opera per Nazraeli Press: questo calendario è speciale sia per i 13 scatti in bianco e nero, che incorniciano paesaggi da tutto il mondo (dalla Nuova Zelanda al Giappone, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud, con un pizzico di Italia, vista la presenza di uno scorcio di Abruzzo), ma anche per la tipologia di materiale scelto per la stampa, una fine carta giapponese che impreziosisce le pareti di casa.

La Polizia di Stato sceglie fotografi e fumettisti

Anche il calendario istituzionale della Polizia di Stato ha puntato sulla qualità delle immagini, affidando a undici giovani professionisti dell’agenzia Contrasto, una delle principali a livello italiano e mondiale, il compito di ritrarre agenti dei vari corpi, concentrando l’attenzione sul loro lavoro quotidiano; inoltre, le vendite di questo oggetto sono state destinate all’Unicef per sostenere il progetto “Italia – emergenza bambini migranti”, che si occupa di minori non accompagnati. Per il prossimo anno, però, si è deciso di cambiare strada: a impreziosire le dodici pagine saranno altrettanti fumettisti professionisti, con il ricavato della vendita che questa volta sarà devoluto a un altro progetto di Unicef per lo Yemen.

The Cal Pirelli, un classico intramontabile

Chiudiamo con quello che forse è “il” calendario per eccellenza, non a caso noto a tutti semplicemente come “The Cal”, quello sponsorizzato dalla Pirelli: per il 2018 il lavoro è stato firmato dal fotografo Tim Walker, che si è ispirato al romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carrol, con immagini di forte impatto che ritraggono personalità come Whoopi Goldberg e Naomi Campbell nei panni di personaggi del mondo immaginario dello scrittore inglese. Per la prossima edizione ci sono già alcune anticipazioni: il protagonista dietro la macchina fotografica sarà il grande Albert Watson, il fotografo scozzese che ha realizzato, tra gli altri, quello che forse è lo scatto più iconico di Steve Jobs e che ha curato anche la locandina di Kill Bill di Quentin Tarantino.

Il post è sponsorizzato ma tutti i pensieri e opinioni che avete letto sono personali 

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AtrendyExperience

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A Trendy Experience è il blogmag realizzato da Angelica e Sheila, blogger, webeditor, freelance appassionate di lettura e fotografia. La nostra Mission è quella di suggerire tanti consigli e novità di tendenza!

17 commenti

  1. Io ho sempre usato solamente calendari cartacei e li adoro per segnare date importanti e scadenze. Bello il tuo articolo

  2. Io che sono per il cartaceo non posso proprio che essere d’accordo..il calendario da scarabocchiare con appunti è un must have e in casa da me non manca mai!

  3. Hai ragione, a volte mi sento troppo stressata da tutta questa tecnologia e mi piace toccare una semplice carta, come ai vecchi tempi, un blocco note, un calendario o un libro…

    Caterina

  4. Hai ragione, anche se viviamo in epoca 2.0 ( anche 4.0 ormai) i calendari hanno sempre il loro fascino. Anche io adoro averne uno, di carta, da scarabocchiare, stropicciare, e tenermelo poi negli anni perchè pieno di ricordi. Non sapevo di alcuni calendari, ecco il Pirelli, quindi grazie per avermeli fatti conoscere

  5. Il calendario cartaceo ha sempre un certo fascino. Io tuttavia non lo utilizzo più da anni, con lo smartphone ahime faccio tutto!

  6. Devo dire che in ufficio sono circodato dai calendari cartacei. Ne ho appesi alla parete e sulla scrivania e guai a chi me li tocca, sono per me vitali.

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