Pechino: alla scoperta della città proibita

Pechino è la grande capitale della Cina. Il suo nome, “Beijing” ha il significato letterale di “Capitale del Nord”, città un tempo contrapposta alla “Capitale del Sud, “Nanjing” o Nanchino. Pechino è la seconda città più popolata della Cina, subito dopo Shanghai e, in generale, con più di 21.516.000 abitanti rappresenta la seconda città più popolosa al mondo.

Visitare una città come Pechino è un’esperienza che cambia la vita. Ci si ritrova in una metropoli grande oltre ogni immaginazione, pullulante di vita, in cui è facile osservare tante meraviglie, ma anche tante contraddizioni. Negli ultimi decenni la capitale cinese ha conosciuto uno sviluppo enorme, che non ha pari nella storia contemporanea. In pochi anni la sua urbanistica è mutata completamente, la popolazione è cresciuta esponenzialmente e la tecnologia cinese continua ad evolvere a vista d’occhio. Pechino è una città modernissima e sempre più a misura di turista occidentale.

Tuttavia, per secoli e secoli la Cina ha rappresentato per gli occidentali un luogo lontanissimo, simbolo per eccellenza di misteri indecifrabili, irraggiungibile per i visitatori occidentali. Già al tempo degli antichi romani vi erano stati dei contatti tra romani e cinesi, mediati dai parti, grazie ai quali la seta aveva fatto la sua prima comparsa in Europa. Nel corso della storia anche altri viaggiatori si inoltrarono fino alle porte del grande Impero Celeste. Pare che i viaggi di Marco Polo introdussero molte novità in Europa, inclusi nuovi passatempi e nuovi giochi. Le carte da gioco e la carta da scrivere venivano già prodotti in Cina secondo un’antichissima tradizione, così come alcune pietanze che conosciamo benissimo, una su tutti gli spaghetti. Sebbene molti esploratori ebbero contatti molto proficui con la civiltà cinese, arrivare nel cuore più segreto del grande Impero era impossibile.

Pechino: alla scoperta della città proibita

L’impenetrabilità dell’Impero Cinese è stata a lungo simboleggiata dal palazzo imperiale di Pechino delle dinastie Ming e Qing, il più grande palazzo che sia mai stato costruito nell’ antichità, un immenso complesso che prende il nome di “Città Proibita”. I lavori di edificazione iniziarono nel 1406 d.C. e si conclusero nel 1420 d.C.. Ad oggi questo rimane il palazzo antico meglio conservato che vi sia in Cina, rappresentando il più alto capolavoro dell’architettura tradizionale cinese oggi ancora visibile e visitabile. La Città Proibita ospitò ben 24 imperatori cinesi. Questi imperatori erano considerati dai cinesi delle figure religiose a tutti gli effetti, erano ritenuti i figli del Cielo e la loro residenza terrena doveva essere l’esatta riproduzione del Palazzo Viola, il mitico palazzo che ospitava il dio del Cielo.

Fino al 1949 l’ingresso al Palazzo era vietato a chiunque non facesse parte della corte imperiale, proprio per la natura sacra e inviolabile del luogo. Con l’avvento della Grande rivoluzione culturale le cose cambiarono radicalmente e la Città Proibita smise di essere tale. A partire dal 1987 il complesso è stato riconosciuto come sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Oggi è possibile visitarlo in tutta la sua estensione di 72 ettari, per un totale di 800 edifici, che contengono più di 9.000 stanze.

La Città Proibita è divisa in tre grandi macro-settori: la linea di difesa, composta dal fossato e dalle mura, la Corte Esterna e la Corte interna. Tanti i tesori e le meraviglie da visitare, le sale da banchetto e i giardini da sogno. Ogni particolare è stato studiato dagli architetti di corte per riprodurre in terra l’armonia celeste. Secondo la tradizione cinese i colori presenti in ogni stanza hanno un significato e un effetto ben preciso sull’osservatore, e ogni stanza rappresenta il luogo per un rituale definito nei minimi dettagli dal cerimoniale di corte.

Se si visita la Città Proibita con una guida, si consiglia di concordare con lei un percorso in linea con le proprie curiosità. Lasciarsi guidare dall’istinto potrebbe essere veramente dispersivo, e potreste perdervi in un gomitolo di stanze da favola riuscendo a vedere solo una minima parte di quanto la Città Proibita offre.

Il palazzo si trova nel centro di Pechino, a Nord della Piazza Tienanmen e lo si può facilmente raggiungere con la linea 1 della metropolitana, scendendo alle fermate Tienanmen Ovest o Tienanmen Est. La biglietteria è aperta dalle 08:30 alle 16 o alle 15:30 (a seconda della stagione), ma è sempre chiusa di lunedì. Il tempo per la visita minimamente consigliato è di circa due ore, ma data l’estensione del Palazzo sarebbe auspicabile dedicargli un’intera giornata.

Trovandosi nelle vicinanze, uno momento da non perdere è quello della cerimonia dell’alza e dell’ammaina bandiera, due marce militari che si tengono in quella zona ogni giorno, rispettivamente all’alba e al tramonto. Una truppa di soldati si muove compiendo esattamente 108 passi al minuto e ognuno di questi passi misura rigorosamente 75 cm. Sotto lo sguardo della gigantografia di Mao Zedong i soldati, marciando dalla Porta della Pace Celeste, l’ingresso della Città Proibita, arrivano fino a Chang’an Jie bloccando momentaneamente il traffico.

Chiunque visiti Pechino non può mancare di visitare la Città Proibita, il vero cuore secolare della Cina tradizionale, ma anche il centro di una città oggi più che mai viva e in evoluzione.

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3 commenti

  1. Bellissima Pechino.
    Mi ha sempre affascinata! Ci andrei proprio ora!
    Grazie a questo tuo articolo, poi, è un piacere leggere informazioni e arricchire il mio bagaglio di conoscenze! Perciò complimenti.

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