Dopo aver letto e amato il romanzo Deliziosamente Impavida oggi voglio presentarvi Deliziosamente Indomita di Luisa Hoffman pubblicato dalla casa editrice Darklove.
Se non avete ancora letto Deliziosamente Impavida potete farlo qui
Sinossi Deliziosamente Indomita di Luisa Hoffman
Dopo il successo di “Deliziosamente Impavida”, Luisa Hoffman torna con l’attesissimo seguito “Deliziosamente indomita”.
Un’esplosione. Una morte inscenata. Un rapimento.
Mentre Gabriel cerca disperatamente la sua dolce e fragile Ashely tra le macerie di un disastro, lei cerca di sopravvivere ad Andrej Sokolov.
Lui è spietato, brama vendetta e sa che solo la resa della sua prigioniera potrà placare i suoi demoni. Ma se è vero che sangue chiama sangue, è anche vero che qualcosa nell’anima oscura di Andrej, s’illumina quando Ashely gli è accanto. Lei non intende arrendersi, lui non le lascerà altra scelta, ma se ad un tratto qualcuno mescolasse le carte in tavola? E se resa, vendetta e amore facessero parte dello stesso gioco? A volte, non puoi scegliere da che parte stare, a volte, l’unico nemico che non puoi sconfiggere è proprio il cuore.
Recensione Deliziosamente Indomita di Luisa Hoffman
Per chi non ha mai letto Deliziosamente Impavida è consigliata la lettura. Ashely e Gabriel sono sull’isola deserta ma una soffiata svela ad Andrej la sua posizione. Lui la rivuole a tutti i costi ed è disposto a tutto per riaverla e riesce a portarla via un’altra volta da Gabriel. Per Ashely è la fine. Si ritrova nuovamente nella casa dove ha subito le torture e le sevizie quando aveva sedici anni ma qualcosa laggiù è cambiato e Andrej cerca di non farla sentire troppo prigioniera.
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Ma Ashelj vuole la sua libertà ed è disposta a riaverla a caro prezzo. Non posso spoilerarvi cosa combina la nostra eroina ma quello che le succederà vi farà rimanere a bocca aperta.
Personalmente ho trovato davvero bellissimo anche questo romanzo della Hoffman che ritengo davvero brillante. Consiglio la lettura a chi ama il genere e chi ama l’azione perché qui ce n’è molta.
