Pestilenza di Laura Thalassa recensione I cavalieri dell’Apocalisse vol. 1

Oggi vi presento Pestilenza di Laura Thalassa il primo volume della serie paranormal più attesa degli ultimi tempi, I Cavalieri dell’Apocalisse di Hope Edizioni! Abbiamo avuto il piacere di leggere in anteprima questo romanzo ed ecco la trama, estratti e la nostra recensione!

Pestilenza di Laura Thalassa recensione

Trama Pestilenza Di Laura Thalassa

Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.


Quando Pestilenza arriva nella cittadina di Whistler, in Canada, Sara Burns sa per certo che tutte le persone che lei conosce e ama sono destinate a morire, a meno che il Cavaliere dalle fattezze angeliche non venga fermato. Ed è proprio questo che Sara ha in mente di fare quando, con un colpo di fucile, lo disarciona dal suo cavallo.


Peccato che nessuno l’abbia avvisata che la bestia immonda non può morire.
Si ritrova quindi prigioniera di un Cavaliere immortale e molto, molto arrabbiato, il cui unico scopo è farla soffrire. Più il tempo passa, però, e più Sara è incerta sui sentimenti che il messaggero dell’Apocalisse nutre per lei e… viceversa.
Sara può ancora salvare il mondo, ma per farlo dovrà essere disposta a sacrificare il suo cuore

Pestilenza Di Laura Thalassa estratti e recensione

Per prima cosa devo dirvi che ho letto in anteprima Pestilenza Di Laura Thalassa e non mi sono ancora ripresa da questa lettura, proprio come tutte le colleghe bookbloggers che hanno aderito al review tour, e per la prima volta dopo tanto tempo è nato quasi un fan club di questa serie che ci ha unite e ci ha fatto ridere, sorridere, sognare….

Sarà il tema, il periodo storico che stiamo vivendo o la semplice ventata di novità nell’ambito dei romanzi paranormal ma, terminare di leggere Pestilenza Di Laura Thalassa è stato come lasciarci un pezzo di cuore. Ad ogni modo per scrivere questa recensione, senza spoilerare nulla, è stato molto difficile!

Pestilenza Di Laura Thalassa review banner

Non so quale sia il vostro rapporto con la vita, con la morte, con la salute; ora che tutti quanti, nessuno escluso in tutto il mondo, ci troviamo a vivere un periodo di pandemia che sembra infinito, siamo molto più sensibili e di conseguenza, l’arrivo di Pestilenza, che lascia dietro di sé la peste che uccide tutti in modo terribilmente doloroso, tocca molto il cuore di chi legge questo romanzo.

Sara Burns sa che il temibile cavaliere sta arrivando. Lo sa perché dalle poche informazioni che arrivano anche nella sua cittadina, Pestilenza sta seguendo un percorso ben definito, che potrebbe proprio passare dove vive lei. Per questo, per amore del prossimo, decide di sacrificarsi e di fermarlo, e lo fa, sparandogli e non solo. Il suo gesto è disperato.

Non può permettere che questo flagello possa continuare a colpire innocenti; non sa però che il cavaliere, in poco tempo si riprende e torna a cercarla per farla soffrire, come lei ha fatto con lui.

Sono ancora in salute. E sono ancora viva, nonostante quest’ultima constatazione non mi renda felice quanto dovrebbe. Mi sono trasformata in dolore. I polsi sono un’unica, ininterrotta pulsazione, le spalle sono rigide e doloranti a causa della posizione innaturale a cui sono state costrette tutta la notte, lo stomaco cerca di divorare se stesso e le gambe sono inutili, tanto mi fanno male.

Il cavaliere è implacabile, non ha un cuore, non ha sensibilità: il gesto disperato della giovane donna lo porta ad usarla come “dimostrazione” a tutti coloro che cercano di fargli del male.

Sara si ritrova a pagare sulla sua stessa pelle il dolore vero, la fame, il terrore e il Cavaliere continua la sua missione tenendola come prigioniera consapevole di tutto quello che sta accadendo nelle città che pian piano attraversano.

Mi sono guadagnata un posto in prima fila per assistere alla fine del mondo.

Mentre il corpo di Sara subisce l’umiliazione e la tortura, la sua mente comincia ad elaborare sempre con più lucidità quello che accade davvero alle vittime della peste. Ed ecco che il suo cuore, buono e generoso, si rifiuta di accettare questo destino e la sua missione, nonostante le privazioni e il dolore, si trasforma.

Il messaggero dell’Apocalisse si ritrova ben presto a dover convivere con l’umana che, non solo è un peso che lo rallenta, ma è anche un turbinio di domande e di richieste. La presenza di Sara, prigioniera senza possibilità di fuga, obbliga il cavaliere a interagire, a sostenerla per tenerla viva per dimostrarle quello che accade.

«Non sono qui per esaudire i tuoi desideri.» La sua voce è ferma, spassionata. «Sono qui per far finire il mondo.»

Sara, nonostante tutto, si ritrova a cercare di insegnare la vita al cavaliere, ma questa impresa è vana, perché il cavaliere, che non ha un nome, ha solo una missione da compiere.

«Sono pestilenza, Sara» aggiunge lui piano. «Non sono un uomo. Ho un corpo, una voce e dei pensieri a vostro beneficio, non perché mi appartengono.»

Ed ecco che il viaggio di Pestilenza e di Sara si trasforma lentamente. Non è un viaggio di piacere ma di dolore, un cammino che lentamente pone drammaticamente fine alla vita di tutti coloro che incontrano e che allo stesso tempo umanizza ancora di più Sara, che si ritrova ad opporsi in tutti i modi al destino crudele dell’umanità.

«Sono Pestilenza il Conquistatore, il primo dei Quattro Cavalieri venuti a reclamare il vostro mondo. Sono eterno e non c’è niente in grado di impedirmi di portare a termine il mio compito. Non ho bisogno né di mangiare né di dormire.»

Quello che penso di Pestilenza di Laura Thalassa

Ho cercato di non dire nulla di questo romanzo perché va letto dalla prima all’ultima pagina. Quello che però ora voglio dirvi è quello che mi è arrivato di Pestilenza di Laura Thalassa e perché mi sta molto a cuore.

Pestilenza è il primo dei quattro cavalieri dell’Apocalisse, le figure simboliche introdotte nell’Apocalisse di Giovanni 6,1-8, presenti nella cultura medievale e quella contemporanea. I cavalieri hanno lo scopo di distruggere l’umanità in una sequenza ben precisa, perché ha sbagliato e deve pagare del male che ha provocato in secoli e secoli. Pestilenza è il primo di questi condottieri di Dio, che, anche se ha le sembianze umane, rappresenta lo scopo nobile della sua missione.

Lui ha ricevuto un ordine e deve compierlo, non sa che gli umani possono essere buoni o cattivi, perché lui non guarda in faccia nessuno, a parte Sara che tenta di ucciderlo senza però fuggire via. Lei non sa che Pestilenza è immortale e che il suo tentativo di liberare l’umanità dalla sua presenza è vano: lo ha fatto sapendo di poter morire, combattendo con la sua coscienza per questo gesto crudele, per il bene di tutti per dare una speranza ma si ritrova a pagare il suo gesto a caro prezzo.

Il cavaliere dell’Apocalisse è un mostro che ha una coscienza ultraterrena, che quando parla fa scuotere l’animo del lettore, con i suoi insegnamenti superiori. Quello che colpisce di Pestilenza di Laura Thalassa è proprio il linguaggio del cavaliere, che, nonostante l’atrocità della sua missione, porta con sé una visione dell’umanità così ampia e un volere divino che va sopra tutto.

Il suo apparire minaccioso e il suo giudizio universale però si scontrano con Sara, che da aguzzina e giustiziera si trasforma in una nuova coscienza, che cerca di combattere una battaglia etica, che mostra genuinamente compassione e altruismo, emozioni e atteggiamenti che il cavaliere non conosceva. Ed ecco che in Pestilenza di Laura Thalassa si trasforma in un messaggio universale, un racconto tetro di un avvento che temiamo, un monito per i più sensibili, un insegnamento di vita per tutti.

Ogni parola in Pestilenza di Laura Thalassa ha un peso, è davvero difficile per il lettore, distinguere chi ha ragione, se il cavaliere o Sara, le loro azioni sono giuste e sbagliate allo stesso tempo, la battaglia interiore che nasce è ancora più forte e si scontra con la dura realtà della morte che non risparmia nessuno, a parte lei, prigioniera che deve pagare il suo gesto di ribellione.

Leggendo Pestilenza, lo scenario è molto più drammatico di quello che ci si aspetta, veniamo risucchiati in un baratro di dolore e morte che perdono il loro senso quando l’umanità si fa protagonista di barbarie atroci e sacrifici inutili. Ed ecco che nel lettore, più la lettura avanza più si fanno strada sensi di colpa e tante domande sul bene, sul male, sul senso di giustizia, su chi bisognerebbe salvare e su chi invece meriterebbe la fine…

In poche parole, per me, Pestilenza di Laura Thalassa è stata una lettura che per la prima volta nella vita non è arrivata al cuore ma dritta alla mia coscienza. Se all’inizio l’ho letto con curiosità, questa si è evoluta in un mix di emozioni e di sensazioni che mai avrei creduto di avere e le riflessioni che mi ha permesso di fare, mi hanno fatto apprezzare ancora di più alcune cose e allo stesso tempo, detestare alcuni atteggiamenti che invece sono ordinari e frequenti… e che stanno portando l’umanità in una decisamente direzione sbagliata.

Per richiedere una copia di Pestilenza di Laura Thalassa potete cliccare qui. Lettura 5 stelle e oltre, adatta a tutti, soprattutto Oggi.

Inutile dire che non vedo l’ora di leggere Guerra, il secondo volume della serie, in italiano… io mi sono già portata avanti nella sua lunga lettura in lingua originale ( che è davvero incredibile ). Intanto ringrazio Hope Edizioni che ha avuto la brillante idea di portare in Italia questa serie che ha da insegnare molto a tutti quanti!

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