Monstera cura e manutenzione guida pratica per farla vivere a lungo!

Una delle piante ornamentali più particolari e resistenti è la Monstera, o Filodendro, una pianta rampicante che sorprende per le sue foglie mostruosamente giganti e affascinanti! Questa pianta verde è ideale per gli ambienti interni, per chi ama decorare casa trasformandola in una giungla domestica ed è perfetta per i pollici neri in quanto è molto resistente e fa la sua bella scena! Proprio perché è una pianta in vaso che merita, abbiamo creato questa guida pratica per darti tutti i consigli sulla Monstera cura e manutenzione per farla vivere bene e a lungo, significato e caratteristiche particolari.

Monstera Adansonii cura e manutenzione

Monstera origini e tipologie

La Monstera è una pianta tropicale perenne e sempreverde, il cui nome preciso è Filodendro, noto anche come pianta del pane americana. Fa parte della famiglia delle Araceae del genere Monstera e si trova in forma autoctona in America Centrale e Sud America.

Monstera origini e tipologie

In Natura esistono oltre 50 tipi di questa pianta e le più popolari specie sono Monstera Adansonii ( nelle nostre immagini ), Monstera Deliciosa, Monstera Acuminata, Monstera dubia, Monstera Obliqua e Monstera Pinnapartita. La specie Adansonii e la Deliciosa sono le più famose e vendute per decorare appartamenti, negozi e uffici.

Perché si chiama Monstera

Monstera è il soprannome che il botanico francesce Adanson diede nel 1763 al Philodendrum, questo tipo di pianta verde a causa dell’aspetto delle sue foglie: sono molto grandi e hanno una forma cuoriforme che si spaccano al centro, creando dei buchi molto particolari che non raggiungono il bordo della foglia.

Caratteristiche delle foglie

Il filodendro è una pianta rampicante le cui foglie presentano il fenomeno dell’eterofillia. In pratica questa pianta ha foglie di forme differenti a seconda dell’anzianità e quelle più recenti sono molto diverse rispetto a quelle più mature in quanto si distinguono facilmente. Le foglie da giovani hanno una forma cuoriforme mentre da adulte le foglie a cuore si hanno una forma oblungo-obliqua dall’apice a punta e i margini interi, mentre le fenditure sono presenti solo nelle piante più adulte.

 Caratteristiche delle foglie

In natura, le foglie arrivano addirittura alla lunghezza di un metro e una larghezza di oltre mezzo metro per un’altezza totale di 20 metri! In casa, questa pianta, se si adatta, arriva a raggiungere dimensioni fino a due metri di altezza.

Monstera cura: manutenzione iniziale

Quando porti a casa o ricevi in regalo una nuova pianta, la prima regola è non avvicinarla a quelle già presenti perché potrebbe avere dei parassiti. Appena ai tempo e con la luce del giorno, controlla le foglie della pianta per valutare il loro stato ed elimina quelle danneggiate usando una forbice pulita e tagliandole alla base. A questo punto tocca il terreno e valuta lo stato di idratazione della pianta.

Se il terreno è molto asciutto è il momento migliore per fare il controllo radici della pianta. Metti un foglio di giornale su un piano e sfila la pianta con delicatezza dal suo vaso. Se non vedi un apparato radicale molto sviluppato rimetti con delicatezza la pianta nel suo vaso, che andrà bene ancora uno o due anni. Se invece l’apparato radicale risulta molto evidente, che sembra quasi soffocare la terra con la sua fitta presenza, è il caso di procedere a un rinvaso d’urgenza.

Lo stesso vale se la pianta è completamente annacquata, perché il marciume apicale è la prima causa di morte e nasce da un’irrigazione eccessiva.

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Monstera cura: manutenzione iniziale

Rinvaso della Monstera

Il rinvaso della monstera si fa in casi di emergenza e ogni anno, a primavera, se la sua crescita è molto veloce, altrimenti ogni due anni: per valutare se procedere o meno al rinvaso va controllato lo stato di sviluppo delle radici.

Prima di procedere con il rinvaso è bene decidere se volete farla arrampicare in modo verticale, facendola crescere in altezza, usando anche dei bastoni di muschio o schiuma per farla sviluppare verso l’alto oppure farla crescere ricadente.

Preparazione del vaso

Per il rinvaso di questa pianta è necessario munirsi di un vaso di 2/4 cm di diametro più grande di quello precedente. Si lava bene con sapone di Marsiglia e si lascia asciugare.

Il terriccio da usare

Una volta pronto il vaso si prepara il fondo con uno strato di argilla espansa per favorire il drenaggio dell’acqua. La Monstera è una pianta che si adatta facilmente e non ha necessità particolari di terreno. Per chi vuole, è possibile acquistare il terriccio specifico per Monstera, per chi è pignolo ma fai da te, preparare un terreno leggermente sabbioso, con l’aggiunta di torma, perlite e sostanza organica per chi invece preferisce, questa pianta si adatta traquillamente anche al terriccio universale per piante verdi, al quale aggiungere un po’ di perlite o argilla espansa, anche in superficie, per mantenere l’umidità.

Il concime

Per mantenere foglie sane dal colore verde intenso è bene usare il concime liquido per piante verdi da aggiungere all’acqua di irrigazione, da usare ogni dieci giorni in primavera ed estate, una volta al mese tra settembre e novembre. In particolare, per i più pignoli, in primavera usare un concime liquido organo-minerale azotato fluido in sospensione mentre in estate e autunno con un concime liquido per piante verdi ( va benissimo anche in primavera ).

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Come travasare la pianta in modo corretto

Il travaso deve essere fatto in modo molto delicato. Per farlo è meglio usare dei guanti anche in lattice per proteggersi da eventuali rotture di rami e foglie ( la Monstera ha la linfa urticante! )

Per fare il rinvaso è necessario estrarre la pianta asciutta dal suo vaso d’origine. Se la pianta non esce facilmente, sotto il vaso sono presenti dei forellini. Inserire un bastoncino o una bacchetta in legno e fare una leggera pressione per spingere verso l’alto la pianta. Se anche questo non è possibile e il terreno della pianta è asciutto, tagliare il vaso su un lato. Se il vaso è in terracotta è possibile che le radici siano attaccate al vaso poroso. In questo caso per rinvasare la pianta bisogna rompere il vaso usando un martello, colpendolo in modo delicato fino a quando un lato non cede.

A questo punto prendete la pianta e appoggiatela sul fianco, osservate le sue radici e se l’apparato radicale è molto sviluppato, prima di sistemarla nel nuovo vano, con una forbice pulita tagliate alcune radici laterali e inferiori e apritele bene con le mani.

A questo punto inserite la pianta, tenendo ben aperte le radici tagliate, ponetela al centro del vaso e una volta dritta riempite i lati con altra terra per compattare il terreno.

Rinvaso con tutore verticale

Se avete intenzione di far crescere la pianta verticalmente è necessario scegliere un modello in muschio verde o schiuma verde con prolunga, di un’altezza che non supera i 2/3 della lunghezza dei rami della pianta per evitare di vederlo spoglio. Prima di procedere è necessario districare i rami della pianta per valutare le sue lunghezze reali.

Successivamente si procede con interramento della pianta, poi si prende il tutore e si pone in una vecchia zolla di terra per poi affondarlo nella terra fino a fargli toccare il fondo del vaso. A questo punto si termina di riempire i lati del vaso con la terra per rendere il tutto omogeneo e fisso.

A questo punto si prende il ramo più lungo della pianta e creiamo delle spire intorno al bastone che si possono fissare con del filo di ferro gommato o della rafia. Poi si procede con i rami più corti. E’ molto importante evitare di avvolgere i rami molto stretti, lasciarli laschi per poi farli adattare e assestare intorno al tutore senza creare sofferenza alla pianta.

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Monstera cura e manutenzione ordinaria: clima ed esposizione

Monstera cura e manutenzione ordinaria: clima ed esposizione

La Monstera è una pianta che si adatta molto facilmente a tutti i tipi di ambiente interno. Proprio per questo motivo è molto popolare tra le piante d’appartamento. La temperatura ottimale per la sua crescita e benessere varia dai 15° ai 25°C.. Essendo una pianta tropicale non ama il freddo e sotto i 10°C va in sofferenza.

Per quanto riguarda l’esposizione è necessario sistemare la pianta lontano da correnti d’aria, fonti di calore artificiale e lontana dalla luce diretta del sole. La Monstera ama la luce ma mai diretta altrimenti brucerebbe le foglie. Se invece viene posizionata in un punto della casa poco luminoso, le perforazioni delle foglie potrebbero non svilupparsi.

Irrigazione

La parte più delicata di tutta la cura di questa pianta è senz’altro l’irrigazione. Purtroppo, le prime volte si può sbagliare e solo con il tempo si trova la giusta routine che piace alla pianta. In linea di massima la Monstera va annaffiata solo quando il terriccio risulta asciutto, questo vuol dire che in primavera ed estate si può annaffiare ogni 5/10 giorni mentre in inverno anche 20 giorni.

Essendo una pianta tropicale ama l’umidità quindi nebulizzare le foglie con frequenza l’aiuta a stare meglio. In estate quando è molto caldo e in inverno quando i termosifoni sono attivi e l’aria si secca, è bene ripetere a giorni alternati questa operazione.

Attenzione! Se le foglie presentano sulla punta delle macchie marroni vuol dire che l’ambiente è troppo secco e bisogna aumentare le nebulizzazioni. Se invece le foglie sono gialle abbiamo esagerato con l’irrigazione oppure necessita di fertilizzante. Se invece sono presenti delle macchie scure anomale la pianta ha freddo.

Significato e proprietà della Monstera

Significato e proprietà della Monstera

Questa pianta molto particolare simboleggia la longevità e viene usata per onorare le persone meritevoli di rispetto e onorevoli.

Per quanto riguarda le sue doti, è una delle piante più efficienti nel migliorare la qualità dell’aria degli ambienti interni, tra cui il formaldeide e gli agenti inquinanti e l’inquinamento elettromagnetico.

La Monstera è velenosa

Attenzione però! Questa pianta è meravigliosa, decorativa, resistente quanto il Pothos ma è anche velenosa sia per noi umani sia per i nostri amici quattrozampe! Per questo motivo è necessario indossare i guanti quando si manovra in modo importante perché le foglie e la sua linfa bianca sono tossiche sia per contatto, provocando un’irritazione con prurito ed eritema sia per ingestione, provocando gastroenterite.

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