Parto estatico: che cos’è?

Il parto estatico è un’esperienza di nascita che trascende uno stato normale. Le parte anatomiche del corpo della donna utilizzate durante il sesso e la nascita sono le stesse. Gli ormoni del piacere che sono presenti durante l’attività sessuale sono presenti anche alla nascita e in quantità molto maggiori.

La “tecnica” venne esposta per la prima volta ad un congresso medico a Parigi nel 1985 dalla sessuologa scientifica Juan Merelo Barbera, raccogliendo testimonianze di donne che hanno avuto nascite orgasmiche.

Il parto orgasmico non è prodotto dall’attrito della testa del feto nella vagina. Si verifica perché il movimento dell’utero è di per sé un produttore di piacere, dove i muscoli lavorano ritmicamente, come il normale processo sessuale.

Frederick Leboyer, ostetrico e ginecologo francese teorico del “parto dolce”, affermava che nel parto naturale l’utero si contrae molto lentamente e somiglia al respiro di un bambino durante il sonno tranquillo e si osserva il suo petto alzarsi e abbassarsi ad ogni respiro, lentamente.

Il tipo di movimento che svolgono i fasci muscolari dell’utero durante il parto sarebbe lo stesso che eseguono durante l’orgasmo.

Molto conta lo stato d’animo con cui la neomamma affronta il parto, e la bravura dell’assistente. Quando il sostegno e il rispetto dell’ostetrica c’è, il parto pur faticoso e intenso, è positivo.

Anche se fosse fisicamente doloroso, magari con l’assenza di un parto “estatico” vero e proprio, è un’esperienza che arricchisce la donna.

Di recente, nel 2017, la fotografa australiana Angelo Gallo ha affermato di avere vissuto un parto estatico. Questo tipo di parto avrebbe creato un elevata quantità di ossitocina, ormone che agisce in modo massiccio durante il parto, a tal punto che dopo il parto la neomamma ha affermato di sentirsi una leonessa sexy e forte, e rispetto al primo parto aver vissuto un’esperienza completamente indolore e addirittura entusiasmante.

Giova ricordare infatti che l’ossitona è chiamata l’ormone dell’amore ed è collegata alle sensazioni di euforia, estasi, benessere e sicurezza. I livelli di ossitocina sono più alti negli esseri umani durante il contatto sociale, il sesso, l’orgasmo, la gravidanza, il parto naturale e l’allattamento al seno.

La motivazione? I livelli di ossitocina e prolattina rimangono elevati dopo la nascita per espellere la placenta, contrarre l’utero, iniziare l’allattamento al seno e promuovere l’attaccamento e il legame tra madre e bambino!

La dottoressa Eva Sykora, soul life coach ed esperta dell’argomento, è tra le convinte assertrici del parto estatico. Sul suo sito ha comunicato una ricerca della scienziata francese Thierry Postel: sarebbero circa lo 0,3 per cento di tutti i parti. Sembra una percentuale piccola ma è significativa: ben 668 nascite sarebbero “estatiche” rispetto al totale delle 206mila riscontrate, e perfettamente riuscite. “Il parto tradizionale può essere spesso purtroppo un’esperienza dolorosa – afferma al nostro portale la dottoressa ceca -, eppure le donne del passato sapevano perfettamente come partorire, le nascite avvenivano in casa senza problemi e complicazioni. Oggi, la presenza di medicine e l’utilizzo di posizioni non naturali, possono portare per la donna la perdita della connessione con la propria saggezza ed energia naturale. Attraverso speciali tecniche di movimento, respirazione e suono, per la donna è possibile riconnettersi a questa fonte, risvegliando e facendo riemergere le sue capacità e consapevolezze, quelle informazioni e pratiche già in possesso della sua anima e coscienza”.

La Sykora aggiunge, infine: “E’ molto importante che la donna viva in una condizione di tranquillità, che il suo bambino interiore sia in sintonia con il mondo. Ad ogni modo, l’aspetto emotivo in un parto, anche non estatico, resta cruciale”.

Durante un parto una donna può mostrare di avere anche piacere, ciò che conta è che la neomamma non se ne vergogni se ciò dovesse succedere.

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View Comments (3)

  • Non sapevo di questa tecnica è tutto questo studio dietro però è davvero interessante.
    Chissà magari quanto toccherà a me..

  • Ne avevo sentito parlare ed ho letto con molto interesse l articolo... Magari avessi avuto dei parti più rilassanti come questi!

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