Empatia significato e come comunicare con le emozioni per vivere meglio

Significato Empatia Come Svilupparla Per Migliorare La Qualità Della Vita di bambini e di adulti: questa abilità sociale è di grandissima importanza, una risorsa invisibile che può essere allenata e praticata a seconda delle situazioni, del contesto sociale e delle persone con cui desideriamo attivare un sentimento empatico, una forma di conoscenza che amplifica la nostra percezione e che porta un vantaggio sociale. Si tratta di uno strumento molto interessante, parte indispensabile dell’intelligenza emotiva, che sta alla base della comunicazione interpersonale che, se usato adeguatamente, eleva la metacomunicazione permettendoci di decodificare i messaggi espressi dal linguaggio del corpo. Proprio per questo motivo crescere empatici ci permette di vivere meglio e più serenamente.

empatia significato e consigli per svilupparla
empatia significato e consigli per svilupparla

Significato Empatia etimologia

Empatia significato: ” sentire dentro ” deriva dal greco εμπάθεια” (empátheia ἐν, “in”, e –πάθεια, dalla radice παθ– del verbo πάσχω, “sentimento” ) . In psicologia si riferisce alla capacità di capire lo stato d’animo e la situazione emotiva di una persona senza dover parlare per comprendere immediatamente queste sensazioni. L’empatia è quindi la capacità di mettersi nei panni di un’altra persona, sentendosi in completa armonia con questa, sentendone i sentimenti, avvertendo le emozioni e stati d’animo senza dover ricorrere alla comunicazione verbale.

Empatia dai primi giorni di vita

Secondo Hoffman l’empatia ha tre componenti: affettiva, cognitiva e motivazionale e le prime manifestazioni si hanno già nei primi giorni di vita, dimostrando quindi che la dimensione emotiva dell’empatia è molto importante nello sviluppo umano. Con il passare del tempo lo sviluppo permette all’uomo di sviluppare forme più evolute nell’esperienza di empatizzare.

Questa abilità umana che ci permette di riconoscere e comprendere le emozioni degli altri è una risorsa invisibile che possiamo usare in tantissimi ambiti, dall’educazione alle relazioni e perché no, al lavoro e al commercio!

Comunicare attraverso l’empatia ci permette di riconoscere le emozioni degli altri e di conseguenza ci dà la possibilità che gli altri riconoscano le nostre perché il livello di comunicazione è pari, e questo ci permette di interagire in modo più semplice e comprensivo e di conseguenza di migliorare il benessere e la qualità della nostra vita.

Questo ci permette quindi di migliorare la socialità e cooperazione con gli altri individui. L’esperienza di empatizzare infatti ci permette di mettere in atto una serie di comportamenti verso gli altri. Ad esempio, se una persona sta soffrendo, con l’empatia ci ritroviamo ad attuare dei comportamenti di aiuto, soccorrendolo e facendogli provare del benessere.

Dall’altra parte l’empatia ci permette di osservare le persone felici e allo stesso tempo riflettere la felicità dentro di noi, osservando e valutando le emozioni che gli altri provano in tempo reale e proiettando le nostre emozioni sugli altri.

La comunicazione empatica è una reazione all’insieme di stimoli che comprendono il comportamento, l’espressività e tutto quello che si conosce di un altro individuo e la sua forma più matura si ha dai tredici anni in su. Per questo motivo è bene svilupparla già da piccoli, per crescere i bambini con più fiducia e avere adulti più felici!

Ad ogni modo l’empatia non va confusa con compassione, pietà o imitazione e nemmeno portata all’egocentrismo. Si tratta di un modo per gestire le relazioni riconoscendo le emozioni degli altri che aiuta a migliorare lo stato di salute, le scelte morali e moderare i comportamenti aggressivi, senza contare che ci permette di instaurare nuovi legami, nuove amicizie e migliorare le relazioni professionali, intime e familiari.

Tipologie di empatia

I tre tipi di empatia più importanti sono l’empatia cognitiva, l’empatia emotiva e l’empatia compassionevole, vediamoli nel dettaglio:

1. Empatia Cognitiva

L’empatia Cognitiva ci permette di intuire tutto quello che l’altra persona pensa e allo stesso tempo di comprendere in modo profondo il suo punto di vista. In questo caso c’è quindi la comprensione delle emozioni dell’altro individuo ma allo stesso tempo manca la compassione e il desiderio di voler fare qualcosa per aiutarla. Questo tipo di empatia è quella che viene usata dai grandi oratori, da chi deve vendere qualcosa e da chi deve negoziare.

2. Empatia Emotiva o Affettiva

In questo caso il tipo di empatia è più profonda e ci permette di comprendere il punto di vista e lo stato d’animo ma allo stesso tempo di provare dentro di noi le sensazioni provate dall’interlocutore.

Questo tipo di empatia quindi è superiore a quella Cognitiva anche se non viene provata compassione per l’individuo.

3. Empatia Compassionevole o Sensibilità Empatica

Ultima delle tre principali forme di empatia viene definita anche Preoccupazione Empatica. Questo tipo di forma di comunicazione riunisce l’aspetto cognitivo e affettivo, quindi ci permette di comprendere appieno uno stato d’animo e di sentire le emozioni dell’individuo dentro di noi e allo stesso tempo ci permette di usare tutte queste informazioni per trovare una soluzione, perché dentro di noi nasce la compassione e il desiderio di aiuto per farlo stare bene. Questa forma di empatia è quella più completa, vera e autentica e può essere indirizzata al benessere di un individuo o di una collettività.

Empatia come svilupparla

empatia come stimolarla
empatia significato e come stimolarla

Ed ecco che arriviamo a noi e a come migliorare la nostra empatia e quella dei nostri bambini. Per chi ha fratelli e sorelle o più familiari su cui sperimentare inizialmente è meglio. Successivamente si può passare alla gente estranea. In linea di massima per stimolarla si procede in questo modo:

  • per prima cosa è necessario staccare gli occhi dai socials e da tutto ciò che non prevede la presenza fisica degli altri.
  • Empatia non significa leggere o parlare ma osservare. Ed è per questo che ci servono persone reali in luoghi reali dove poterli osservare per cercare di capire il loro stato emotivo.
  • Osservare il viso, come si muovono, se sono sciolti, contratti, tesi, rilassati e chiederci che cosa stanno provando, o cosa stanno passando. Gli occhi delle persone generalmente ci indicano già se si vive una situazione di disagio o di preoccupazione.
  • Se proviamo a scambiare delle parole con un’altra persona bisogna interpretare altri fattori nella conversazione, per questo dobbiamo ascoltare con attenzione
  • Cerchiamo di capire che parole ha usato, se sono dosate in modo equilibrato, dette in modo sereno o sbuffate in modo preoccupato e in questo caso, se notiamo del disagio, della preoccupazione possiamo cercare di fare altre domande per approfondire.
  • Lo scopo di questa conversazione è capire perché la persona si trova a pensarla in un certo modo.
  • Dalle sue parole ed espressione possiamo provare a identificare le sue emozioni. Con le domande giuste, mettendoci nei loro panni, queste persone saranno maggiormente disposte ad ascoltare e allo stesso tempo a raccontare anche se le non condividiamo il loro punto di vista.
  • Le domande poste nel modo giusto ci permettono quindi di conoscere una storia secondo una prospettiva diversa dalla nostra.
  • Ed ecco che, per riuscire a metterci nei panni degli altri, dobbiamo cercare di gestire in modo equilibrato e costruttivo tutti i sentimenti ed esperienze che sentiamo, senza badare a pregiudizi o altri tipi di etichette. Questo forse è il compito più difficile per ognuno di noi perché non dare un giudizio e rimanere imparziali ascoltatori non è facile.
  • Questo tipo di meccanismo è utile sia nelle relazioni familiari e intime, sia con gli amici, sia nel lavoro.

Si tratta principalmente di cominciare ad allenarci ad osservare e ascoltare in modo da mettere da parte noi stessi, immedesimandoci nell’altro. Questo vantaggio, che nasce dall’allenamento, ci può portare a un miglioramento di ogni tipo di comunicazione e di relazione perché saremo in grado di arrivare a capire l’altro in modo da comunicare alla pari, senza fraintendimenti.

Questo processo ci permette di diventare grandi ascoltatori e di aiutare gli altri a trovare una persona di fiducia, di supporto e di conseguenza di sentirsi più felici per il supporto sociale ricevuto. Allo stesso tempo questo tipo di beneficio ci può aiutare ad avere successo.

Comunicare con empatia ci permette quindi di dare valore agli altri, di valorizzare noi stessi e allo stesso tempo di creare fiducia che sia amore o che sia business.

Il successo nella vita è fortemente influenzato da ciò che mostriamo emotivamente nei confronti degli altri perché tutti noi vogliamo sentirci compresi e apprezzati e di conseguenza usare questa chiave di comunicazione invisibile ci permette di soddisfare questo desiderio comune, migliorare noi stessi e la percezione degli altri ed essere di aiuto ed ecco che i nostri consigli sull’ empatia come svilupparla si rivelano un buon principio per migliorare la qualità della vita vostra e degli altri

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