Sostenere a distanza: un’azione per donare un futuro migliore

Alcune zone del mondo si trovano in condizioni di estrema povertà, sconvolte da guerre e da carestie che rendono impossibile immaginare un futuro. I primi a risentire di queste situazioni di disagio sono soprattutto i bambini costretti a vivere in condizioni di malnutrizione e di povertà senza nessuno dei diritti fondamentali come l’istruzione, la salute e il cibo. Un aiuto che possiamo offrire loro si concretizza con l’adozione a distanza, attraverso una forma di donazione periodica finalizzata a sostenere un bambino scelto da una determinata organizzazione no profit, solitamente Onlus o Ong che operano nelle parti del globo più in difficoltà seguendo le regole del Ministero degli Affari esteri.

Com’è nata l’adozione a distanza e come funziona

La storia delle adozioni a distanza comincia con la fine della seconda guerra mondiale e il boom economico che ne consegue: molte persone, avendo vissuto da vicino il dramma del conflitto, provano empatia per quelle persone che ci convivono ancora. Per questo motivo numerosi gruppi religiosi hanno cominciato a fondare associazioni per salvare soprattutto i più indifesi e piccoli. L’iter per avviare un’adozione a distanza parte proprio con la scelta dell’organizzazione, compilando il modulo presente sul suo sito web, la quale sceglierà quale bambino assegnare al richiedente, facendogli recapitare informazioni sulla sua vita e sulla comunità in cui si trova. Generalmente viene data la possibilità di optare con quale frequenza donare: la cadenza può essere per esempio mensile o trimestrale. Anche per quanto riguarda il versamento si può decidere quale metodo si preferisce, optando per il bollettino postale o il bonifico, fino all’ attivazione della domiciliazione bancaria. Una volta completata la procedura, oltre a donare periodicamente l’importo, ci sarà una corrispondenza costante con l’organizzazione che invierà a chi ha adottato notizie sul bambino e su come procedono le attività che svolge nel corso della giornata, in particolare sui suoi studi.

Sostenere a distanza: un’azione per donare un futuro migliore

Differenza tra adozione a distanza e sostegno a distanza

Nonostante si parli frequentemente di adozione a distanza, vi è un altro termine meno conosciuto ma che talvolta si trova scritto quando si fanno ricerche su questa tematica, con però lo stesso significato del primo: sostegno a distanza. Il termine “adozione” indica l’instaurarsi di un rapporto tra il bambino adottato e i genitori adottivi, il quale si realizza mediante lettere e foto , mentre il concetto di “sostegno” vuole sottolineare il contributo economico che garantirà al bimbo adottato tutto ciò che gli servirà per vivere e avere un futuro. In ogni caso, ciò che accomuna le due accezioni appena nominate è l’idea di aiutare i più bisognosi, appartenenti alle aree più povere del mondo, a vedersi costruito un futuro migliore, senza doverlo immaginare e basta, dando loro allo stesso tempo gli strumenti necessari per far valere i propri diritti.

Le tipologie di adozione

Quando si decide di compiere un’adozione a distanza, si crede che l’unica tipologia di sostegno passi attraverso la trasmissione di soldi all’organizzazione, la quale si occupa di veicolarli al bambino interessato. Tuttavia tale sostegno può essere rivolto anche alla famiglia che gli sta intorno o alla comunità di cui fa parte, dando in questo modo man forte ai vari progetti che la Onlus sta portando avanti nel contesto in cui il piccolo vive (la costruzione di scuole, la realizzazione di pozzi per l’acqua potabile), oltre che a supportare lui stesso nello studio e nel suo mantenimento. L’obiettivo dell’adozione a distanza è quello di proseguire sulla linea dello spirito empatico creatosi nel secondo dopoguerra, ormai sempre più lontano e sbiadito, volto a supportare realtà che non dovrebbero esistere nel mondo odierno, facendo per quanto possibile la differenza agendo nel proprio piccolo.

Tags : adozione a distanzafamiglia adottiva
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