refuge: combatti per ciò Che ami di Karen Lynch relentless saga

Refuge di Karen Lynch è il secondo volume della serie fantasy Relentless di Queen Edizioni. Se non conoscete questa serie, non dovete assolutamente farvela sfuggire! Originalissima e piena di colpi di scena, la storia di Sara sorprende già dalle prime pagine!

Per apprezzare Refuge: Combatti Per Ciò Che Ami è necessario aver letto Relentless primo volume dell’omonima serie.

Refuge Di Karen Linch Relentless Saga

Refuge di Karen Lynch trama

Per tenere al sicuro le persone che ama, Sara si è lasciata alle spalle tutto quello che conosceva. In breve tempo si rende conto che il nuovo mondo nel quale è entrata non ha niente a che vedere con il precedente, e fatica a trovare il suo posto tra i Mohiri. Ma presto diventa evidente che Sara non è la classica guerriera che tutti si aspettano.


Mentre è impegnata a mantenere segreta la sua singolare discendenza, settimana dopo settimana Sara costruisce nuovi rapporti, affronta i suoi istruttori e cerca di gestire i suoi poteri in continuo mutamento. Sullo sfondo si profila incombente l’ombra costante del Maestro, che è disposto a tutto pur di averla.


Sara si ritroverà in un viaggio alla scoperta di sé, che svelerà i suoi punti di forza e risveglierà una parte di lei che non sapeva di avere. Vivrà la gioia di nuove amicizie, la dolcezza e il dolore del primo amore, e una perdita così profonda da rischiare di esserne spezzata. Alla fine di tutto, realizzerà che proprio l’unico posto in cui avrebbe dovuto essere al sicuro potrebbe non essere il rifugio che lei pensava.

Refuge di Karen Lynch recensione

refuge review tour

Refuge di Karen Lynch recensione

Per prima cosa devo dire che prima di leggere Refuge mi sono riletta Relentless perché, essendo trascorsi parecchi mesi da questa lettura, volevo rispolverare gli eventi.

Sara è una ragazza davvero particolare, grazie alla sua discendenza, ha la capacità di vedere e parlare con creature magiche e i suoi migliori amici sono un troll e dei licantropi. Vive da anni con suo zio ma la sua vita è sempre turbata a causa della scomparsa della madre e del successivo assassinio del padre.

Crescendo ha affinato le sue capacità comunicative e la sua energia ma deve mantenere il segreto con tutti quanti, fino a quando la sua vita viene nuovamente sconvolta da un vampiro che la “riconosce” e lei, per proteggere tutte le persone e le creature a cui tiene, è costretta a rifugiarsi dai Mohiri, un gruppo molto particolare di guerrieri dal quale proveniva anche sua madre.

La vita nella base operativa dei Mohiri viene completamente stravolta dall’arrivo di Sara e dei suoi cani infernali ma con il tempo lei riesce a farsi nuovi amici e a creare una nuova routine, che comprende anche il suo addestramento. Nel suo cuore però rimangono vari vuoti, da quello di suo zio e i suoi amici a quello di Nikolas, che, se n’è andato.

In questo nuovo contesto, nonostante l’apparente tranquillità, cominciano a verificarsi degli eventi molto particolari che colpiscono lei e i suoi amici. Proprio a causa di questi, il centro d’addestramento si trasforma in fortezza, a Sara viene dato un nuovo istruttore per riuscire a comunicare meglio con il suo demone per poter attingere anche da lui nuova forza.

Cosa ne pensi, demone?” chiesi, scivolando nel sonno. ” Sei pronto a farti qualche altro amico?“. Forse si trattò solo della mia immaginazione, ma avrei giurato di averlo sentito rispondere: “No“.

Sara, a differenza di tutta la comunità, per tutta la vita ha rinchiuso il suo Mori per proteggersi e proteggerlo dall’altra metà di lei che potrebbe distruggerlo per sempre. La tensione è alle stelle perché lei sa quanto è importante poterlo liberare ma allo stesso tempo, per la prima volta, lei ha davvero paura di sé stessa e di quello che potrebbe succedere.

In Refuge di Karen Lynch infatti, troviamo una Sara molto meno spavalda di quella che abbiamo conosciuto in Relentless. In lei possiamo ammirare nuovamente il suo altruismo, la sua voglia di fronteggiare i possibili pericoli senza dover per forza eliminarli, la voglia di aiutare anche chi sembra essere condannato a vita.

Allo stesso tempo, Sara si trova a combattere vari nemici pericolosissimi e a scoprire che il suo Mori, nonostante sia ancora isolato e ben lontano dal trasformarla in una vera e propria Mohiri, ha fatto la sua scelta, cosa che la porta a mettere in dubbio tantissime cose e tutto il suo futuro.

“Solmi? E’ così che il mio Mori ha chiamato…”

Rivelazioni, colpi di scena drammatici che la portano a fare delle scelte disperate e delle rinunce incredibili, solitudine e isolamento, la ricerca di alternative e la consapevolezza di sé, non distolgono Sara dal suo obiettivo iniziale: trovare sua madre e mettere fine alla situazione che si è venuta a creare e, al momento più opportuno fa il suo colpo di testa che spiazza tutti quanti noi lettori…

Per me Refuge di Karen Lynch è stata una lettura davvero wow. E’ giusto dire che l’inizio di questo romanzo è stato un po’ lento ma ci ha anche permesso di capire che Sara, in mezzo ai Mohiri, per certe cose è tanto diversa e, proprio per questo, si distingue profondamente anche nelle decisioni che vanno ad influenzare gli altri allievi del corso. Grazie alla sua natura particolare, lei è diversa, per lei c’è sempre un’alterativa alla morte e lo dimostra ampliamente in più eventi.

Le sue capacità la portano a diventare una perfetta ammaestratrice dei mastini infernali che l’hanno raggiunta e allo stesso tempo, a ridare la vita e il sorriso a un Mohiri davvero speciale, che, coi suoi modi particolari e la sua saggezza, diventa molto prezioso come amico e come alleato. In questo rifugio, Sara trova una famiglia allargata, un po’ particolare e, chi più chi meno, diventano persone importanti per lei fino a quando qualcuno non spezza quel legame per ottenere quello che vuole.

Quello che mi è piaciuto molto in Refuge di Karen Lynch è il giusto mix di emozioni e sentimenti di Sara. Lei non ha dimenticato casa sua, suo zio e i suoi amici e la nostalgia fa parte di lei e non la lascia mai in questo romanzo. Allo stesso modo, i suoi tentativi di avvicinarsi ad alcune creature e i relativi fallimenti, le reazioni improvvise nate dalle sue piccole dimenticanze, la rendono meno invincibile e sicuramente più umile rispetto alla Sara un po’ strafottente e birbante che abbiamo conosciuto in Relentless.

Per quanto riguarda il suo rapporto con Nikolas, in Refuge è messo un po’ da parte e questa scelta, che all’inizio non approvavo, mi è piaciuta molto quando ho appreso del Solmi e di tutto ciò che ne comporta…

Detto questo, non volendo spoilerare nulla su Refuge di Karen Lynch posso solo concludere dicendo che ad un certo punto le lacrime hanno iniziato a bagnare le mie guance: un evento drammatico mi ha sorpresa, lasciando un dolore immenso e inaspettato al quale sono seguiti altri eventi catastrofici da brivido.. che hanno portato Sara a fare l’unica scelta disperata possibile..

Richiedi qui la tua copia di Refuge ! Io comincio il conto alla rovescia per il prossimo capitolo di questa serie favolosa!

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