Cosa mangiare quando si ha l’endometriosi

L’endometriosi, condizione che si contraddistingue per la presenza di tracce di endometrio, il tessuto interno dell’utero, in sedi diverse dalla cavità uterina, è una malattia purtroppo molto diffusa e altrettanto difficile da diagnosticare. In Italia, si stima che il ritardo diagnostico sia di circa 7 anni. Molte donne la scoprono dopo aver effettuato alcuni approfondimenti sulle cause e i sintomi dei dolori alle ovaie e aver svolto accertamenti per inquadrare meglio i casi di dismenorrea, ovvero il nome scientifico che viene usato per definire le mestruazioni dolorose.

Cosa mangiare con l’endometriosi

L’endometriosi può avere diversi stadi e, a seconda della situazione, si può procedere o meno con l’intervento chirurgico. In tutti i casi, un approccio molto utile prevede il fatto di porre attenzione alla dieta.

Cosa si dovrebbe mangiare? Premettendo l’importanza di non apportare cambiamenti alla propria routine alimentare senza aver consultato uno specialista, vediamo qualche consiglio valido a livello generale nelle prossime righe dell’articolo.

 L’importanza dell’apporto di fibre

Chi soffre di endometriosi dovrebbe ottimizzare l’apporto di fibre, aumentandolo del 20% circa. Come mai? Perché aiutano a mantenere la funzionalità dell’intestino e a ridurre il livello di estrogeni nel sangue (nelle donne con endometriosi è troppo alto). Qui un approfondimento sui benefici delle fibre

Spazio quindi a verdure di stagione, sia fresche, sia cotte, ma anche a cereali integrali. Per quanto riguarda questi ultimi, è consigliabile porre attenzione all’indice glicemico. Si tratta di un fattore di grande importanza ai fini della riduzione dei quadri infiammatori tipici della patologia.

Sempre per questo motivo, è opportuno scegliere cereali privi di glutine.

Il potere degli omega-3

Gli omega-3 sono nutrienti che possono essere definiti come estremamente preziosi per chi soffre di endometriosi. Ricchi di benefici, forniscono un grande contributo alla riduzione della sintesi di prostaglandine PGE1, tra le responsabili dei quadri infiammatori che, come già detto, sono a dir poco frequenti in chi soffre di endometriosi.

Dove li si può trovare? Nel pesce azzurro, nel salmone, nel tonno, nella frutta secca (noci, noci pecan etc.). Un’altra fonte importante è l’avocado, frutto molto ricco di fibre, senza dimenticare i semi di zucca, che possono essere presi in considerazione come spuntino di metà mattina o di metà pomeriggio.

Gli omega-3 si trovano pure nei semi di chia. Questi ultimi, contraddistinti da importanti proprietà gelificanti, possono essere mischiati con purea di frutta e lasciati in frigorifero per una notte, così da preparare una marmellata zero zuccheri ideale per colazioni gustose e salutari.

A cosa fare attenzione

Quando si parla di dieta per l’endometriosi, è doveroso chiamare in causa anche alcuni alimenti a cui è bene fare attenzione. Abbiamo già menzionato il glutine, noto per essere pro-infiammatorio.

Lo stesso si può dire in merito alla carne rossa, che dovrebbe essere ridotta a prescindere in quanto caratterizzata da una quantità molto alta di grassi saturi, non certo alleati del benessere cardiovascolare.

La cosa giusta da fare è prediligere la carne bianca, proveniente, se possibile, da allevamenti non intensivi.

Moderazione pure nell’apporto di latticini. Come mai? Perché, nel caso dei prodotti della grande distribuzione, si ha a che fare con livelli eccessivi di antibiotici, situazione non certo favorevole a un organismo già infiammato.

Ricordando il fatto che l’assenza o la presenza di lattosio non influisce, è doveroso fare presente che, secondo diverse testimonianze scientifiche, il latte caratterizzato dalla presenza della variante della caseina nota come  β-caseina A1, ossia quello vaccino, espone a un maggior rischio di infiammazione rispetto a quello ovino o caprino che, invece, si contraddistingue per la presenza della variante  β-caseina A2.

Con l’endometriosi sono da mettere al bando alcolici e superalcolici, così come bevande zuccherate industriali, caffè, soia, peperoncino.

Tra i cereali, è bene eliminare l’avena e la segale; in entrambi i casi, i livelli di estrogeni sono molto alti e non adatti a una donna con endometriosi.

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