Languishing, torpore emotivo: male del 2021

Il languishing torpore emotivo è uno dei malesseri del 2021. Si tratta di uno stato emotivo derivante da tutto quello che ha provocato emotivamente la pandemia che ha portato molte persone all’incapacità di provare emozioni, un vero disturbo clinico che però si differenzia dalla depressione. In questo articolo troverai tutte le informazioni su cos’è il languishing, come si differenzia dalla depressione, le principali cause che lo provocano, chi colpisce, le conseguenze e i rimedi.

Languishing Torpore Motivo: Male Del 2021

Il languishing come conseguenza della pandemia

Nessuno era preparato alla pandemia, a chiudersi in casa in modo obbligatorio a causa del lock down, ad avere l’incubo di interagire con gli altri per paura di ammalarsi e di morire. Quest’evento sociale a livello internazionale ha ribaltato completamente le sorti di tante persone e tutte, più o meno, dai piccini ai grandi, hanno cambiato il modo di vivere e di affrontare ogni giorno.

C’è chi ha accettato e combattuto a testa alta per sopravvivere anche mentalmente a questa situazione, chi invece si è fatto sopraffare, mettendo a rischio il suo benessere mentale.

Il languishing è uno stato di torpore emotivo considerato il male del 2021 in quanto connesso a quelle che sono le conseguenze emotive della pandemia. Questa sensazione, accompagnata da quella di non avere uno scopo nella vita, è un po’ come sentirsi vuoti. Il torpore emotivo e mentale è una conseguenza diretta della pandemia e del lockdown da Covid-19.

Il termine “languishing” è stato coniato dal sociologo Corey Lee M. Keyes. Significa letteralmente “languore” e in pratica, indica il non sentire nulla, è come se non si trovasse la propria direzione. È come se si fosse in attesa che succedesse qualcosa di buono. Il torpore emotivo dunque, è un senso di vuoto e di stagnazione, come se il passare dei giorni fosse tutto uguale e la vita fosse oscurata da un parabrezza nebbioso.

La sensazione di base è non riuscire a dare un senso alla propria vita e non sentirsi parte di nulla. Questa sensazione porta all’incapacità di provare emozioni. La cosa importante è che questo sentimento non va confuso con la depressione che invece, è un vero e proprio disturbo clinico.

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La differenza fra languishing e depressione

La differenza di base fra languishing e depressione sta nel fatto che una persona depressa si lascia andare completamente. In genere, chi soffre di depressione non vuole alzarsi dal letto e non reagisce a quello che gli succede intorno. Invece, la persona che ha il torpore emotivo segue la propria vita in un andamento passivo senza esserne protagonista, ma come se fosse solo una comparsa. Si tratta di un figlio di mezzo che tra la depressione e lo stare bene, che spegne la concentrazione e la motivazione per ogni cosa.

Il languishing con la pandemia da Covid-19

Con la pandemia da Covid-19, il languishing è diventato il male del 2021. Infatti, questa sensazione di vuoto si è estesa a macchia d’olio tra i più giovani e non solo. Il professore Adam Grant psicologo della Wharton school, università della Pennsylvania, ha illustrato che nei primi giorni della pandemia l’amigdala, ovvero il sistema che rileva le minacce del cervello era in allarme a causa di quello che stava accadendo.

Poi il senso di angoscia e di paura si sono andati ad alleviare, però alcune persone si sono trovate trascinate in una sensazione cronica di torpore emotivo. In pratica, la mancanza di contatto sociale e il fatto che di non poter controllare gli eventi e il futuro, hanno causato questo senso di languore.

Le principali cause di torpore emotivo con il Covid-19

Sono tre i fattori che hanno comportato l’aumento del languishing ai tempi del lockdown nella pandemia da Covid-19. I fattori interessati sono:

  • mancanza di controllo
  • cambiamento drastico delle abitudini
  • scarsità e assenza del contatto umano

La pandemia ci ha tolto il controllo sulla nostra vita e quindi, l’idea di dominarla è venuta a mancare causando un trauma di tipo psicologico. Poi, vi è stato anche il cambiamento delle abitudini con l’utilizzo delle mascherine, l’isolamento, il coprifuoco, il distanziamento sociale e il rispetto dei protocolli.

Questo ha rotto la routine creandone una completamente nuova. In più, l’assenza del contatto umano è stata determinante. È stato uno degli aspetti più difficili da accettare nell’ambito della pandemia da Covid-19: improvvisamente è venuta meno l’emozione d’incontrarsi faccia a faccia e di abbracciarsi con i propri cari!

Chi è più a rischio languishing?

Ci sono alcune persone che sono più inclini al torpore emotivo rispetto ad altre, ma in realtà, come hanno teorizzato diversi psichiatri, nessuno è immune dal provare questa sensazione. Coloro che sono in grado di gestire lo stress, sono apparse però meno inclini. Ci sono anche persone geneticamente predisposte a determinate condizioni psichiatriche che potrebbero avere più probabilità di provare il torpore emotivo. Tutto dipende dal tipo di personalità che caratterizza un soggetto. Le persone più introverse di certo sono più inclini a questo tipo di disturbo.

Le conseguenze

Il torpore emotivo rappresenta un rischio molto serio per la futura salute mentale. Infatti, può aprire la strada alla depressione, ma anche all’ansia. Nei casi più estremi si potrebbe addirittura arrivare al suicidio. La cosa migliore è quindi iniziare subito a riconoscerlo per cercare di sconfiggerlo. Questo perché il languishing come conseguenza, porta a vedere il mondo e tutte le situazioni della nostra vita come inutili. Si finisce per non essere più in grado di gestire le proprie responsabilità, non si instaurano più relazioni fiduciose e si ha difficoltà a capire in che senso va la propria vita.

Come reagire

Per reagire al languishing bisogna mettere in campo una serie di strategie. Secondo gli studi dello psichiatra Adam Grant, in primis, è bene imparare a comprendere le emozioni e dargli un nome. In più bisogna ricordarsi di non essere soli e di cercare di focalizzare la propria vita su dei piccoli obiettivi anche giornalieri, godendo per le più piccole vittorie. L’epidemia silenziosa del 2021 ovvero il languishing, deve essere assolutamente affrontata e non sottovalutata!

Tags : benesserebenessere psichicosalute e benessere
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