Calathea cura e manutenzione per farla vivere a lungo

Una delle piante più ornamentali e particolari per appartamento è la Calathea, Calatea, una pianta tropicale dalle foglie giganti e ovali con screziature che la rendono bellissima e molto appariscente. La Calatea non è una pianta difficile da gestire ed è adatta ad ambienti anche non eccessivamente illuminati, in commercio sono disponibili alcune varietà e ogni specie ha colorazioni diverse molto particolari. Per coltivare la Calathea e farla vivere a lungo è necessario trovare la posizione ideale dove posizionarla, rispettare i suoi tempi, darle la giusta quantità di acqua e nutrienti quando serve e la giusta umidità. Ed ecco la nostra guida pratica sulla cura e manutenzione della Calathea.

calathea cura e manutenzione per farla vivere a lungo

Non solo per chi ha i pollici verdi

Noi di Atrendyexperience negli ultimi anni ci siamo avvicinate molto al mondo green in particolare quello della cura delle piante da interno e da esterno, creando anche un orto verticale stagionale per avere una piccola autoproduzione di erbe aromatiche, pomodori e alcuni frutti di bosco. Quando abbiamo cominciato questa avventura pensavamo di non avere il pollice verde eppure, mese dopo mese, ci siamo rese conto che non è la capacità o la mancanza di capacità a permettere ad una pianta di vivere bene: è proprio l’ambiente in cui vengono collocati fiori e piante che fa la differenza sostanziale tra vita e la morte.

Non solo per chi ha i pollici verdi
foglia di Calathea rosea picta

Da quando viviamo in un appartamento esposto a sud abbiamo scoperto il piacere di circondarci di piante verdi e con il tempo, la nostra casa ha cominciato ad ospitare sempre più piante, veri e propri complementi d’arredo viventi, proprio come la Calatea che, è davvero una pianta meravigliosa.

Abbiamo scelto questa pianta perché la Calathea, come la Maranta, è nota anche come  pianta della preghiera o prayer plant perché richiude le sue foglie durante la notte, per poi riaprirle di giorno.

Calatea origini e caratteristiche

Calathea è un genere di piante erbacee perenni della famiglia Marantaceae, dell’America tropicale di circa 60 specie ma non è da confondere con la Maranta.

Le sue foglie sono folte e hanno dimensioni importanti, ma quello che colpisce sono i colori che la rendono affascinante, che variano in base alla specie, dal verde al giallo, dal rosa al bordeaux, dal bianco all’argento, hanno dei disegni geometrici molto particolari su entrambi i lati delle foglie e proprio per questo è una pianta bellissima da ammirare sia di giorno sia di notte. Le sue radici sono tuberose e in vaso, questa pianta, non supera i 50 centimetri di altezza. La Calathea quando è in salute, si chiude al diminuire della luce seguendo un ritmo circadiano .

Calatea origini e caratteristiche
Calathea mentre chiude le foglie

E’ molto importante come pianta d’appartamento in quanto è una di quelle piante purificatrici che riesce a pulire l’aria dell’ambiente in cui viene posizionata in modo naturale.

Calathea prime cure

Se avete comprato una Calatea oppure ne avete ricevuta una in regalo, la prima cosa da fare al momento dell’arrivo a casa è sistemarla lontano dalle altre piante già presenti per qualche giorno.

Appena avete tempo e c’è una buona luminosità è importante fare il controllo della pianta. In questo controllo dovete guardare con attenzione le foglie per capire se ci sono parassiti o anomalie visibili ad occhio nudo, stando attenti a maneggiarle in quanto le foglie sono molto robuste e carnose e si possono rompere con il movimento sbagliato. Vi consigliamo di fare questo check solo in pieno giorno, perché la Calathea chiude le foglie quando il sole comincia a tramontare!

Una volta completato il controllo delle foglie si passa al controllo del terriccio. Con una mano toccate il primo centimetro di terra del vaso per capire se è asciutto, fresco oppure molto bagnato.

  • Se il terriccio risulta fresco la pianta non va toccata, è già stata irrigata e non necessita al momento di ulteriori annaffiature.
  • Se il terriccio è molto bagnato c’è il rischio che la pianta sia stata eccessivamente annaffiata. In questo caso dovete cercare di capire se la terra è proprio “zuppa” e se lo è, cioè se gocciola anche dal sotto vaso, potrebbe essere necessario un rinvaso d’urgenza per il rischio di marciume radicale.
  • Se il terriccio è molto asciutto o secco è il momento perfetto per estrarre la pianta e controllare il suo apparato radicale, prima di innaffiarla.

Controllo apparato radicale

Mettete il vaso e la pianta su un telo o un sacchetto appoggiandola sul fianco e con molta delicatezza provate a sfilare la pianta dal vaso. Se fa della resistenza, provate a spingerla verso l’alto dai fori che si trovano sotto il vaso. Se non ci riuscite lasciate stare per il momento.

Se riuscite a togliere la pianta dal vaso va valutato lo stato delle radici. Se vedete che sono tanto ramificate, e le radici avvolgono quasi completamente la terra, sarebbe meglio pensare al suo rinvaso perché la pianta di lì a poco andrà in sofferenza per mancanza di terra e di nutrimenti. Per il rinvaso, continuate la lettura che vi spieghiamo presto come si fa!

Dove posizionare la Calathea: luminosità, temperatura e umidità

Per chi sceglie di adottare una Calatea, questa pianta ama gli ambienti anche con scarsa illuminazione naturale. Proprio per questo motivo fa parte di quelle piante come ad esempio il Pothos che sta bene ovunque!

Dove posizionare la Calathea: luminosità, temperatura e umidità
nell’immagine la nostra Calathea Rosea Picta

Luminosità

Questa pianta se viene posizionata in un luogo con media luce, senza spifferi e correnti d’aria e protetta da fonti di calore o sbalzi di temperatura eccessivi, continuerà a splendere senza brutte sorprese. Per questo motivo si può posizionare anche a qualche metro da una finestra, per decorare una mensola, una parete, un mobilio.

Se invece scegliete una posizione troppo luminosa, un locale dove non si spengono mai le luci oppure con una temperatura molto secca, comincia a perdere le foglie e finisce in sofferenza.

La luce quindi è un fattore determinante per il benessere e la bellezza di questa pianta: più ce n’è più la pianta sbianca e perde i suoi colori intensi e vivaci, più è scura, più ama i luoghi con scarsa luce.

Se avete già un pothos a casa potete pensare di posizionare questa pianta vicino a lui, perché in teoria è una posizione ideale per la sua coltivazione sana e rigogliosa.

Temperatura

Essendo una pianta tropicale non ama molto il freddo ma nemmeno il caldo. Le temperature ideali di questa pianta vanno dai 18° ai 26° gradi. Se c’è troppo freddo o troppo caldo le foglie possono arricciarsi in segno di sofferenza.

Umidità

Essendo una pianta tropicale non ama gli ambienti molto secchi. L’umidità deve essere una costante per il suo benessere quindi, l’uso dell’umidificatore aiuta a mantenere i suoi livelli più alti e se non è possibile, offrirle una frequente nebulizzazione, soprattutto nelle giornate più calde o in inverno, quando si accendono i termosifoni.

Sempre in inverno, si consiglia di posizionare sotto la Calatea in un porta vaso in cui posizionare alla base dei sassi o ciottoli e dell’acqua. Questo sistema impedisce alla pianta di rimanere a contatto con l’acqua ma, quando necessario, l’evaporazione naturale dell’acqua sarà molto gradita dalla pianta..

Per chi sceglie di usare uno spruzzino per nebulizzare la pianta, farlo dal basso verso l’alto, senza andare a toccare le foglie in fase di sviluppo e le cannucce sfilacciate che vanno a creare le nuove foglie. Per questo, compiere l’operazione in mattinata dopo la sua apertura per favorire l’assorbimento diurno.

Come annaffiare la Calatea

Come altre piante da interno, la Calatea non ama un’abbondante irrigazione ma preferisce avere il terreno umido ma mai bagnato. L’acqua da usare è preferibilmente quella piovana, purificata o distillata, l’importante è che sia priva di cloro. Per questo, se usate un innaffiatoio e l’acqua di rubinetto, lasciatela riposare almeno 12 ore prima di irrigare le piante.

Come annaffiare la Calatea

Le vostre dita sono il miglior indicatore per capire se il terreno della pianta è umido oppure asciutto. Generalmente in estate, quando le temperature sono elevate, si annaffia una volta ogni cinque, sette giorni, in inverno ogni dieci, dodici giorni, in base alla temperatura e umidità dell’ambiente in cui è ospitata.

Come rinvasare la Calathea

Quando la Calatea sta bene si apre di giorno e si chiude di sera. Questo, insieme alla salute delle sue foglie, sono due indici di crescita importanti. Ogni due o tre anni la pianta va rinvasata, per darle nuova terra in cui crescere serenamente, oppure quando è necessario a causa di una eccessiva irrigazione.

Come preparare il vaso: il terriccio

Per prima cosa, per la preparazione del vaso serve sempre il terriccio adatto. In questo caso il composto può essere terriccio universale unito a perlite, per favorire un buon drenaggio, da posizionare in un vaso di due centimetri di diametro più grande del precedente. Nella parte inferiore del vaso va creato uno strato di argilla espansa o perlite per far defluire l’acqua in eccesso ed impedire ristagni.

Concime

Per chi vuole una crescita rigogliosa di questa pianta, dalla primavera all’autunno usare un fertilizzante liquido per piante verdi, in dosi leggermente inferiori da quelle indicate, da aggiungere alla sua irrigazione, ogni dieci giorni o in base alle disposizioni consigliate sulla confezione.

Problemi della Calatea

Ci sono alcuni segnali che fanno da indicatori di problemi comuni di questa pianta.

Problemi della Calatea
  • foglie con le punte secche: questo è un problema comune per chi non innaffia adeguatamente la pianta oppure per mancanza umidità nell’aria.
  • foglie marroni: se le foglie della pianta diventano marroni potrebbe esserci un’eccessiva presenza di minerali o sostanze chimiche all’interno dell’acqua o della terra
  • moscerini: c’è troppa umidità e questi insetti hanno proliferato. In questo caso per le successive innaffiature evitare quelle dall’alto ma fatele dal basso, immergendo la parte bassa della pianta nell’acqua e lasciando la parte superficiale asciutta per un paio di innaffiature.
  • perdita delle foglie: la pianta non ama la nuova posizione, dovete spostarla e se le piacerà ricomincerà a stare bene.

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