Molestia di Strada, Catcalling: cos’è, frasi e come difendersi

L’evoluzione della società ha portato alla nascita di nuovi atteggiamenti sociali, come la molestia di strada il catcalling. Ma cos’è il fenomeno catcalling che origini ha e cosa significa, ci sono leggi italiane contro il catcalling? Quali sono le conseguenze del catcalling e come ci si difende da queste aggressioni moleste verbali? Molte persone avranno sicuramente sentito parlare della molestia di strada, ma alcuni ancora non sanno bene di cosa si tratta. Ad oggi, se ne sta discutendo quotidianamente anche perché tali casi fanno riflettere sulla possibilità di ogni persona di essere se stessa ed esprimersi in piena libertà soprattutto negli ultimi tempi dato che questo fenomeno è molto attuale e lo troviamo anche sul web come catcalling online.

Catcalling significato e origini termine

Con il termine “catcalling” si intende una molestia di tipo verbale che avviene ai danni di una persona estranea in un luogo pubblico. La pratica della molestia verbale è antichissima, e catcalling letteralmente tradotto significa “chiamare il gatto” e compare la prima volta nel 1956 anche se con il trattino cat-calling risale almeno al XVII secolo.

Il termine catcalling è associato al pappagallismo e indica molestie verbali di tipo sessuali come commenti sgradevoli da parte di estranei, fischi, avances e gesti effettuati in strade, centri commerciali, mezzi di trasporto e parchi.

catcalling cos'è significato e come difendersi

Catcalling e la legge italiana

Qualche giorno fa Milano è partita un’inchiesta proprio sul fenomeno molestia di strada avvenuto nei confronti di una studentessa da parte di un militare che stava lavorando nel progetto “Strade sicure”.

Attualmente non esiste una legge che disciplina il catcalling. Quello che è certo, però, è che la molestia di strada ha la ferocia del bullismo e soprattutto, mostra la stessa componente ossessiva e ricca di ansia dello stalking.

Le molestie spesso sono dirette alle donne ed a farle sono gli uomini, ma esistono anche dei casi in cui a fare catcalling invece, sono le donne ai danni degli uomini.

Vediamo quali sono le caratteristiche del catcalling e come fare per difendersi.

Le conseguenze del catcalling

La conseguenza più diffusa di questo tipo di molestia di strada sta nel fatto che le persone finiscono per nascondersi cercando di non dare troppo nell’occhio e cominciano a vergognarsi. Ci si sente come se vi fosse una privazione della libertà di vivere il proprio corpo senza alcun giudizio. La molestia verbale può far sentire male una persona, va a minare la sicurezza e il benessere psichico e questa è una cosa che non deve succedere.

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Molestie di strada catcalling oggi

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Il termine catcalling esiste del 1956 probabilmente ma, secondo le testimonianze dell’ Accademia della Crusca esisteva già nel 1780. Questo termine vuol dire letteralmente “lamento”. Già nel Settecento si manifestava spesso come un fischio con cui si disapprovava una performance teatrale o musicale e ad oggi, con delle parole dette in strada dagli estranei, è diventata una vera e propria molestia.

Al di là del fatto che la parola detta sia un apprezzamento oppure no, di fatto può essere davvero un episodio dannoso. A volte il catcalling si palesa solo con un commento, altre volte si arriva ad una minaccia o ad un insulto.

Nel 2013, a parlare nuovamente di questo fenomeno, era stato un blogger. In quel caso, si parlava di una situazione che si stava verificando nel quartiere Veronetta. In pratica, nella nell’area compresa tra via San Nazaro e via Venti, c’erano tanti uomini di etnie differenti che aspettavano fuori ai bar ed ai negozi e lanciavano commenti volgari, fischi, sorrisi ed attenzioni non richieste ad alcune ragazze che iniziavano a sentirsi a disagio. Una vera e propria vessazione che mostrava il suo substrato di maschilismo e bullismo.

In realtà, però, vi sono stati anche tantissimi episodi di catcalling al maschile. Parliamo di quei casi in cui sono le donne a lanciare gli stessi tipi di insulti agli uomini, minando seriamente la sicurezza, la libertà di espressione e di azioni di persone sconosciute.

Il catcalling online

Con l’avvento dei social network, il fenomeno del catcalling si è amplificato ulteriormente. Se è vero che ad oggi quando si verifica online deve essere considerato come un evento un po’ differente, però, il fenomeno è riscontrabile di fatto anche in rete. Tavolta, si manifesta con frasi offensive o piacevoli non richieste danni di donne o uomini che pubblicano immagini in cui sono ripresi nella loro libertà massima di espressione.

A valutare questo fenomeno in rete è stato uno studio fatto da Zurich Italia, che ha analizzato quanti sono i casi ma soprattutto, ha cercato di studiare anche le altre ricerche fatte su questo tema. Nel giro di poco tempo è emersa una discussione che in queste ore sta infiammando l’opinione pubblica.

Il catcalling è reato?

Il vero problema è che mentre in alcuni Paesi il catcalling è già punibile dalla legge, in Italia invece non è ancora considerato un reato. Ad esempio, in Paesi come il Perù, il Portogallo, la Finlandia, il Belgio e in alcuni stati degli USA, il catcalling viene già visto da anni come un reato penale. Se è vero che le donne sono i soggetti più colpiti, però spesso si verifica anche ai danni degli uomini. Di solito, lo sfondo di questi commenti, apprezzamenti o insulti riguarda il modo di vestirsi e di muoversi. Quello che viene messo in discussione, dunque è l’utilizzo del proprio corpo da parte di una persona.

Frasi e insulti di catcalling più comuni

Frasi e insulti di catcalling più comuni

Il catcalling è molto più diffuso di quello che si potrebbe pensare. Secondo i dati Istat del 2018, almeno il 3,6% degli uomini e il 15,9% delle donne hanno dichiarato di essere stati vittime di catcalling. Gli episodi si verificano soprattutto nelle piazze, nelle strade e sui mezzi di trasporto pubblico. Frasi come: “Che bella minigonna”, “Che bel fondoschiena”, “Sembri un gay” oppure “Con questo pantalone aderente sembri una signorina” sono solo alcuni esempi

Sono frasi al limite dell’offensivo. Se oltre a locuzioni di tale tipo si degenera con minacce o epiteti pesanti, allora si palesa anche una violazione delle norme. Infatti, se è vero che in Italia il catcalling non è legiferato da un punto di vista normativo, se si va oltre, sfocia nel reato di molestie. Questo reato in Italia prevede la punizione per chiunque “in luogo aperto al pubblico rechi molestia o disturbo ad una persona”. Per questo reato sono previste pene come l’arresto fino a sei mesi oppure la multa da 516 euro.

Come difendersi dal catcalling

Come difendersi dal catcalling

Vista l’incertezza normativa su questo argomento, difendersi dal catcalling significa innanzitutto, cercare di non farsi traumatizzare da una violenza verbale. È chiaro che le parole possono ferire e in alcune persone, già più sensibili, potrebbero anche comportare delle gravi insicurezze. A ferire sono anche atteggiamenti, doppi sensi, sguardi inopportuni: potrebbero essere molto imbarazzanti e minare la libertà personale.

Perciò, una cosa da fare è in primis, distinguere una molestia da qualcosa di differente. Inoltre, se ci si sente minacciati e infastiditi da un frase di questo tipo, bisogna subito parlarne con un esperto in modo tale da non creare un precedente e lasciarsi condizionare. Inoltre, qualora si tratti di un insulto più grave o di una minaccia bisogna subito segnalarla all’autorità competenti, riportando tutti i dettagli di quello che è successo.

Solo in questo modo si avrà la possibilità di combattere il catcalling, un fenomeno grave che è molto più diffuso di quello che si potrebbe pensare. Sia le donne che gli uomini che subiscono catcalling, perciò non devono sottovalutare tali episodi.

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Tags : catcallingcrescita personalesalute e benessere
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