Peter Pan, Le Avventure di Peter Pan Disney, significato e la vera storia del ragazzo che non voleva crescere

Peter Pan, Le Avventure Di Peter Pan Disney, Significato E La Vera Storia

La vera storia di Peter Pan, protagonista del famosissimo lungometraggio animato Disney Le Avventure di Peter Pan, come nasce il personaggio e il significato del ragazzo che non voleva crescere. Vi raccontiamo nel dettaglio qual è la storia originale di Peter Pan, le opere classiche ispirate a questa celebre figura letteraria e il suo reale significato, tutti i nomi personaggi dell’opera originale e il lungometraggio animato Disney. Peter Pan, il bambino che viveva sull’Isola che Non c’è, insieme agli indiani e ai bambini sperduti e Trilly e che combatteva contro Capitan Uncino, è una delle fiabe classiche più amate dai bambini, nata dalla penna dello scrittore britannico J.M. Barrie agli inizi del 1900 diventata così famosa da trasformarsi nel 1953, nel secondo lungometraggio Disney e non solo!

Peter Pan la vera storia origini e significato
peter pan disney credits PH Pinterest Peter Pan

Peter Pan come nasce il personaggio

Seduto su una panchina nei bellissimi e verdeggianti giardini di Kensington a Londra, J.M. Barrie si ritrovò a giocare con i cinque figli di Sylvia e Arthur Davies, che stavano passeggiando nel parco. Proprio da questo gioco, tra risa e spensieratezza, nacque l’idea di Peter Pan, uno dei personaggi più celebri della letteratura mondiale.

L’illuminazione c’è ed è davvero interessante ma la nascita del personaggio di Peter Pan avviene in un modo un po’ spezzettato. I primi accenni al ragazzo che non voleva crescere risalgono al 1902 in L’Uccellino Bianco, dove Peter era un neonato di sette giorni, poi, nel 1904, nasce l’opera teatrale Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere, dove Peter è un adolescente. Da queste due opere successivamente prende vita il romanzo Peter Pan nei Giardini di Kensington e il successo che ebbe questo giovane personaggio portò il suo autore a scrivere l’opera Peter e Wendy nel 1911.

La storia originale di Peter Pan nei Giardini di Kensington

Nel romanzo di Barrie, Peter Pan nei Giardini di Kensington, si racconta che il corvo Salomone, che viveva sull’Isola degli Uccelli ( isola nel lago Serpentine all’interno dei Giardini di Kensington ) era solito ricevere le suppliche delle donne che volevano diventare madri. Salomone per accontentarle, inviava loro degli uccelli che sarebbero diventati dei bambini una volta arrivati a destinazione e tra questi un giorno c’è anche Peter.

Un giorno, la madre adottiva di Peter si dimentica di chiudere la finestra della cameretta e il bambino ne approfitta e vola via, per tornare sulla sua isola. Una volta raggiunta l’isola degli Uccelli Peter apprende da Salomone che non può più tornare a casa sua, perché ora è diventato una via di mezzo tra un bambino e un uccello.

La storia originale di Peter Pan nei Giardini di Kensington
La storia originale di Peter Pan nei Giardini di Kensington PH Credits Pinterest Peter Pan

Bloccato sull’isola Peter che ha 12 anni, perde anche la capacità di volare ma la sua voglia di tornare nei Giardini di Kensington è così forte che, per spostarsi dall’isola, si fa aiutare dai tordi, che lo portano su e giù dall’isola. Nei suoi viaggi Peter ha modo di studiare il mondo dei giardini in modo un po’ particolare: I giochi che impara sono molto particolari e non convenzionali, la sua fantasia è tale che i passeggini per lui sono animali o i giochi tradizionali si usino in altri modi, ultimo ma non meno importante, Peter non sa cosa sia l’affetto, tantomeno un bacio. In uno dei suoi viaggi Peter impara a suonare il flauto di Pan e da quel momento viene chiamato Peter Pan.

Questo strumento lo fa diventare amico delle fate, che intrattiene suonandolo nelle loro feste notturne. Proprio grazie a questo strumento a fiato, la regina delle fate Mab, gli permette di esprimere due desideri, così Peter chiede di poter volare a rivedere la sua mamma, ma prima di farlo passa ancora del tempo perché Peter ha paura di questo grande passo. Quando finalmente si convince a mostrarsi a sua madre scopre che lei ha un altro bambino e che la finestra da cui uscì e che era sempre aperta questa volta è dotata di spranghe per paura che voli via il nuovo bambino.

Per Peter questo è un duro colpo e tristemente torna ai Giardini di Kensington. Successivamente Peter fa la conoscenza di una bambina che si è persa nei giardini, si chiama Maimie Mannering e ha quattro anni e i due diventano molto amici ma quando Peter le chiede di sposarlo Maimie rifiuta perché non vuole abbandonare la sua famiglia, così gli dona una capretta immaginaria come animale di compagnia.

Anche in Peter Pan e i giardini di Kensington si accenna ai bambini perduti, i piccoli caduti per sbaglio dalla carrozzina che rimangono nei giardini dopo l’orario di chiusura. Peter li soccorre e li aiuta a tornare dai genitori prima che possano morire di freddo o torturati dalle fate maligne, ma quando arriva troppo tardi, li seppellisce in modo decoroso. Solo nel secondo libro di Peter Pan se i bambini non venivano reclamati dai genitori dopo qualche giorno li inviava sull’isola che non c’è.

Peter e Wendy o Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere 

Peter e Wendy o Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere nasce prima come opera teatrale e successivamente, nel 1911, come romanzo più completo dopo numerose rivisitazioni della sceneggiatura dell’opera.

In questo romanzo troviamo un Peter Pan diverso è un preadolescente che sa volare e di conseguenza esce dai giardini di Kensington per scoprire il mondo intorno. E’ proprio così che un giorno scorge, spiando una finestra aperta, la signora Darling che racconta delle fiabe ai suoi tre figlie per farli addormentare. Questo gesto incanta Peter che ogni sera si ferma fuori dalla finestra ad ascoltare a sua volta fino a quando, una notte, deve fuggire velocemente ma perde la sua ombra all’interno della cameretta dei bambini.

Nel tentativo di recuperarla viene scoperto da Wendy, la figlia maggiore, che aiuta Peter a riattaccarsi l’ombra. Peter invita la ragazzina, sua coetanea a raccontare le “storie della buona notte” ai Ragazzi Perduti che vivono sull’Isola che non c’é, quei bambini persi nel giardino di Kensington e non reclamati per sette giorni. Insieme ai fratelli Gianni e Michele, Wendy segue Peter sull’Isola. Il viaggio dura tantissimi giorni, in volo, i ragazzi sono stanchissimi e per nutrirsi rubano il cibo agli uccelli in volo.

Sull’isola però ci sono vari problemi per Wendy. La fatina Campanellino, unica femmina e amica di Peter è gelosa di lei, e uno dei Ragazzi Perduti la colpisce al cuore, dopo averla scambiata per un uccello, ma si salva grazie a un bottone che le aveva regalato Peter. Mentre Campanellino viene esiliata per una settimana Peter e i Ragazzi Perduti includono nel gruppo i suoi fratelli e costruiscono a Wendy una casetta accogliente dove vivere.

Successivamente i ragazzi salvano Giglio Tigrato, la figlia del capo indiano in guerra con i pirati di Capitan Uncino e Peter rimane ferito gravemente ma poi viene salvato da un uccello che lo accoglie nel suo nido salvandolo. La vita sull’isola continua, Wendy si è fatta amare da tutta la banda che impara l’educazione e la civiltà, oltre a tutte le storie della buona notte che Wendy conosce, fino al giorno in cui decide di tornare a casa. Peccato che nel frattempo i tre fratelli vengono rapiti da Capitan Uncino che allo stesso tempo cerca anche di uccidere Peter Pan.

Campanellino lo salva bevendo il veleno ma poi si salva per l’amore che tutti sull’isola provano per lei. Dall’altra parte Peter si ritrova a studiare un piano per salvare Wendy e i suoi fratelli e incontra il coccodrillo che mangiò, oltre alla mano mozzata, una sveglia e che di conseguenza faceva tic tac. Il coccodrillo quindi è l’ ottimo escamotage per riuscire a liberare i suoi amici e dar via alla battaglia finale con il pirata che alla fine viene mangiato dal suo acerrimo nemico coccodrillo.

Successivamente Wendy e i fratelli tornano a casa e Peter cerca di fermarli ma non ci riesce. La famiglia Darling accoglie a braccia aperte i suoi figli e tutti i bambini Perduti ma Peter, non vuole diventare adulto quindi preferisce tornare sull’Isola che Non C’è, promettendole di tornare ogni primavera a trovarla.

Peter e Wendy o Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere
Peter e Wendy o Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere Ph Credits Pinterest

La famiglia Darling

  • Wendy Darling è la figlia maggiore dei Darling, ha un cuore d’oro e decide di seguire Peter Pan per dare un po’ d’amore, a mo’ di madre, ai ragazzi perduti dell’isola. Non porta rancore per Campanellino che ha cercato di farla uccidere e nutre una grande amicizia per Peter. Da adulta diventa madre e insegnerà alle sue figlie a fare da madri a Peter Pan.
  • Gianni Darling è il secondogenito dei Darling. Sull’Isola che non C’è viene manipolato da Capitan Uncino e per un breve periodo si unisce alla sua ciurma, con il soprannome di “Jack Testarossa”.
  • Michele Darling è il fratello più piccino che ha all’incirca cinque anni, lui è buono e gentile e non ha problemi a farsi amare dai ragazzi perduti.
  • Mr. and Mrs. Darling sono i genitori di Wendy, Gianni e Michele. Mentre il padre è una figura boriosa ma bonacciona, la signora Darling è una donna amorevole e gentile, che ama tantissimo i suoi figli e che attende il loro ritorno con la finestra della camera sempre aperta.
  • Nana è la cagnolona tata dei Darling che è dedita al suo lavoro e che si strugge di dolore a sua volta per i bambini scomparsi.

I nomi dei ragazzi perduti

  • Zufolo (Tootles) – è il ragazzo perduto che colpisce Wendy su suggerimento di Campanellino, pensando sia un uccello. E’ coraggioso ma si perde molte delle avventure perché non è presente. Lega molto con Wendy perché diventa il suo portavoce per calmare i battibecchi con gli altri ragazzi perduti, facendo spesso il giudice.
  • Pennino (Nibs) – è un ragazzo perduto che ha un ricordo un po’ particolare di sua madre. L’unica cosa che ricorda è che lei voleva un libretto di assegni tutto suo. Il suo sogno è quello di potergliene regalare uno. E’ un ragazzo dolce, buono e allegro.
  • Macchia (Slightly) – a differenza di Pennino è molto presuntuoso e pensa di ricordare usi e abitudini degli uomini appresi quando viveva nel mondo reale.
  • Ricciolo (Curly) – è un monello molesto e spesso gli viene attribuita la colpa di cose che lui non ha combinato ma le accetta volentieri.
  • I Gemelli – tra i ragazzi perduti ci sono due gemelli che però non sono ben descritti, non si capiva infatti chi fossero esattamente e Peter per primo non avendo mai visto dei gemelli, cercava di non distinguerli mai troppo.

Gli altri personaggi dell’Isola che non C’è

  • Giglio Tigrato è la bellissima figlia del capo della tribù dei Piccaninny, rapita da Capitan Uncino e salvata da Peter Pan, di cui è riconoscente.
  • Campanellino è la fatina di Peter Pan che aggiusta pentole e bollitori ( Tinker Bell = aggiustare, stagnino ambulante ). Lei è gelosa di Wendy a tal punto che vuole eliminarla facendola uccidere perché è gelosa della sua amicizia con Peter. La sua devozione per Peter è così tanta che decide di sacrificare la sua vita per lui.
  • Capitan Uncino, Capitan Giacomo Uncino è un pirata che odia Peter Pan che gli ha amputato la mano. Il suo rancore nasce dal suo essere troppo signorile e raffinato mentre Peter Pan è rozzo e irrispettoso.
  • Pirata Spugna, è il pirata nostromo del veliero Jolly Roger capitanato da Capitan Uncino. Un personaggio molto anticonformista e ubriacone per certi versi saggio, che sopravvive al massacro di Peter Pan
  • Il coccodrillo che fa tic tac è il nemico di Capitan Uncino. Non solo ha mangiato la sua mano destra ma ingerì anche una sveglia che continua a ticchettare nella sua pancia e quindi, ogni volta che si avvicina, si sente.

Peter Pan come nasce la favola Disney

L’opera di Peter Pan e i romanzi successivi sono così particolari e suggestivi che hanno ispirato molti film anche nel passato più recente. Anche Walt Disney rimase molto colpito dall’opera teatrale Peter Pan, ne vestì anche i panni durante una recita scolastica. Proprio per questo motivo decise di creare il lungometraggio animato Peter Pan dopo il successo di Biancaneve e i Sette Nani. Il problema però furono i diritti dell’opera, che lo scrittore, donò all’ospedale Great Ormond Street Hospital di Londra. L’accordo con l’istituzione avvenne dopo molto tempo e la seconda guerra mondiale e altri problemi tecnici e politici, ritardarono ancora di più i tempi di realizzazione del lungometraggio che avvenne solo nel 1953, dopo Pinocchio, Bambi e Cenerentola.

Peter Pan come nasce la favola Disney
Peter Pan come nasce la favola Disney PH Credits Pinterest

Realizzare un lungometraggio animato ispirato all’opera di Barrie non era semplice in quanto gli spunti all’interno del romanzo erano così tanti che riassumerli in poche scene salienti era molto complicato. In alcuni punti la Disney si attenne fedelmente al testo del romanzo, mentre in altri si diede rilievo esclusivamente ad altre scene salienti, un lavoro lungo circa dieci anni.

La fiaba di Peter Pan Disney

Peter Pan era un bambino che sapeva volare e che viveva principalmente sull’Isola che non c’è, come capo dei Bimbi Sperduti. Gli altri abitanti dell’isola erano fate, indiani, pirati e sirene. Nel film Disney si dà particolare attenzione alla vita della famiglia Darling, dove papà Darling vuole limitare la fantasia nei suoi figli mentre mamma Darling li sostiene e racconta loro favole ogni sera. I tre ragazzi, Wendy Gianni e Michele però hanno un segreto, conoscono questo ragazzo dagli abiti verdi e che sa volare come un uccello, che gli racconta la sua vita incredibile su un’isola misteriosa e avventurosa.

Ed ecco che quando Wendy racconta a Peter pan che suo padre vuole farli crescere lui non comprende, perché lui è un bambino che vola e allo stesso è un impavido guerriero, che ha a sua volta il suo gruppo di amici, i bambini sperduti, quelli che abbandonati da piccoli ha portato sull’isola.

I bambini Darling non vogliono crescere e Peter li invita ad andare a vivere sulla sua isola, il tutto con il disappunto di Trilly, già gelosa di Wendy e così cominciano Le avventure di Peter Pan della Disney, con un viaggio meraviglioso sopra i tetti di Londra.

Peter Pan significato

Peter Pan è una delle figure letterarie più sorprendenti dell’inizio del Novecento. Lui non è un ragazzino felice, sorridente, spensierato. Lui è taciturno, insensibile, aggressivo, infuriato. La realtà lo ha deluso, la sua famiglia lo ha abbandonato e rifiutato ed ecco che per lui c’è solo la fuga, la solitudine come soluzione, smettendo di vivere i suoi panni normali per vivere una vita all’insegna dell’avventura senza adulti. A Peter Pan non manca solo la figura paterna ma anche quella materna.

Capitan Uncino è colui che cerca di rimetterlo in riga ma non ci riesce. Peter è così sfrontato, maleducato, canzonatorio che lo fa infuriare e lo fa diventare il suo peggior nemico. Dall’altra parte c’è Wendy che riesce a portare un po’ di ruolo genitoriale all’interno della sua vita e della grande famiglia dei bambini sperduti. Nessuno di loro ha delle regole è tutto da fare e organizzare. Wendy da bambina si ritrova a dover vestire i panni di una giovane donna che con l’amore materno deve rimettere in riga tutti, tra amore e regole. Ma Peter Pan non è in grado di fare il salto di qualità, non accetta il suo ruolo genitoriale, il suo lato di eterno bambino è più forte, a tal punto che, quando si ritrova a dover scegliere il suo futuro, preferisce tornare sull’isola da solo, piuttosto che iniziare una vita d’amore e di crescita.

Peter Pan significato
Peter Pan significato credits PH Pinterest

Leggendo Peter Pan è chiaro che lo scrittore riflette su di lui dolore e disperazione. L’autore infatti ha subito varie disgrazie da giovane tra cui la prematura morte di suo fratello, che gli impedì di diventare chi voleva, di seguire il futuro dei suoi sogni. Barrie infatti finì per seguire le orme del fratello, prendendone infelicemente il posto, rinunciando quindi a quell’infanzia perduta, proprio come Peter Pan, che dietro di sé lascia il doloroso vuoto di un passato che non c’è, di un amore mai avuto, di insegnamenti mai arrivati.

Ad ogni modo Peter Pan rimane una delle favole più amate dai bambini perché permette loro di volare sulle ali della fantasia, un urban fantasy dei primi del novecento, dove realtà e mondo fantastico si intrecciano dando vita a una fiaba senza tempo che ancora oggi ha un grande successo.

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