Storia del croissant: ricetta originale e differenza col cornetto italiano

La Vera Storia Del Croissant come nasce la ricetta originale del croissant francese e tutte le Differenze tra croissant e cornetto e la nascita del cornetto Italiano. Molto spesso la parola “cornetto” e “croissant” vengono utilizzate come sinonimi. Invece, tra i due termini vi sono delle differenze e sarebbe opportuno distinguere il dolce diffuso in Francia da quello invece, tipicamente realizzato all’italiana. Vediamo quali sono le differenze sostanziali tra croissants e cornetti, qual è la loro storia e come prepararli secondo la tipica ricetta!

Parliamo di dolci che hanno la stessa origine ma che a un certo punto hanno sviluppato differenze nelle ricette tradizionali. Entrambi si consumano preferibilmente al mattino per colazione, ma in realtà possono anche essere ideali come merenda ma c’è da dire che il croissant francese ha una storia e una tradizione molto più antiche del cornetto all’italiana ma le origini di questo dolce goloso e famoso in tutto il mondo non sono propriamente francesi!

storia del croissant e differenze col cornetto italiano

Storia del croissant: le vere origini

Il croissant viene associato da tutti alla cucina e alla pasticceria francese. In realtà, secondo gli esperti, tale ricetta è nata in Austria con il nome di kipferl. Secondo la leggenda – che è anche molto avvolta nel mistero e quindi, è al confine tra la verità storica e quella narrata – il croissant è un’invenzione dei fornai austriaci che lo idearono per celebrare la cacciata delle truppe dell’impero Ottomano dalla città di Vienna. Infatti, questo dolce risale al 1663.

Gli ottomani fecero saltare parte della città scavando delle gallerie sotto terra. La città fu saccheggiata di notte e questo pesò molto agli austriaci. Ne venne fuori una lunga battaglia. Per celebrare poi la successiva cacciata dei Turchi, e quindi dell’oppressore, fu realizzato il kipferl. Originariamente, veniva realizzato con una preparazione simile alla pasta sfoglia fatta in triangoli arrotolati e piegati con la forma di una mezza luna. Una volta fatto lievitare, veniva cotto nel forno a legna. Inizialmente il kipferl è stato servito con ripieni come il cioccolato o le noci. Ben presto però questa ricetta arrivò in Francia: era l’inizio del 1800.

Storia e vere origini del croissant

Storia del croissant: L’arrivo in Francia

Il croissant arrivò in Francia, come già accennato tra il 1830 e il 1839. A importarlo fu probabilmente l’unione tra Luigi XVI e Maria Antonietta d’Austria che dal suo Paese natale portò la tipica ricetta del kipferl. In Francia però, non era particolarmente apprezzato. Successivamente, l’ufficiale di artiglieria austriaco August Zang fondò a Parigi la “Pasticceria viennese” dove si vendevano i kipferl.

Subito iniziarono le sperimentazioni francesi partendo da questo tipo di ricetta. Il kipferl fu reinventato e battezzato “croissant” per la sua forma di mezza luna. Nel 1977 Jean-Luc Breath e Gerard Joulin aprirono la prima “Croissanteria” a Parigi che oggi ha varie succursali in tutto il mondo. Così il croissant è diventato un simbolo della Francia!

L'arrivo del croissant in Francia

Le differenze tra il cornetto e i croissants

Vi sono delle differenze sostanziali tra cornetto e croissants. Infatti, i croissants francesi, così come li conosciamo oggi, sono composti da ingredienti semplici come burro, farina, acqua, lievito di birra. In realtà, all’interno hanno pochissimo zucchero perché l’impasto non deve essere appesantito e deve essere fragrante. L’uovo, invece, si usa solo in superficie per dare l’effetto dorato alla crosta. Il gusto finale è neutrale grazie al burro che lo caratterizza in maniera principale, dandogli consistenza, profumo e gusto.

Le differenze tra il cornetto e i croissants
differenze tra cornetto italiano e croissant francese

Ecco perché il croissant è ideale sia per le preparazioni salate che per quelle dolci. Di solito viene servito con creme di vario genere, anche se il croissant tradizionale è vuoto. Invece, la ricetta del cornetto all’italiana è molto più soffice, aromatica e dolce.

Le caratteristiche del cornetto all’italiana

Il cornetto all’italiana ha un impasto più ricco rispetto a quello del croissant. Infatti, all’impasto si aggiungono oltre a farina, acqua, lievito di birra, burro e zucchero, anche le uova. Talvolta al posto del lievito di birra si usa quello naturale, che dà più gusto al prodotto. Inoltre, anche la quantità di zucchero è molto più elevata.

Le caratteristiche del cornetto all'italiana

La base del cornetto all’italiana è di fatto dolce. In alcune Regioni italiane si usano per tale ricetta dei profili aromatici differenti, come ad esempio la vaniglia oppure gli agrumi che invece si usano soprattutto nel Sud Italia. Oltre al burro, viene anche preparato con la margarina. In generale il cornetto all’italiana ha una qualità inferiore rispetto al croissant. Poi, l’impasto è meno sfoglioso, più soffice, più regolare e fitto al suo interno.

Originariamente veniva farcito con crema pasticcera e vari tipi di confetture. In realtà, uno di tipi più diffusi è il cornetto al cioccolato. Si è iniziato a diffondere in Italia nel 1683 grazie agli scambi commerciali tra la Repubblica di Venezia e Vienna. Anche in questo caso quindi l’origine è la stessa, ovvero quella austriaca. Il cornetto è il frutto di una rivisitazione “all’italiana” del croissant francese che non può mancare sulle nostre tavole a colazione!

Tags : croissantricettericette originalitradizioni nel mondo
AtrendyExperience

The author AtrendyExperience

A Trendy Experience è il blogmag realizzato da Angelica e Sheila, blogger, webeditor, freelance appassionate di lettura e fotografia. La nostra Mission è quella di suggerire tanti consigli e novità di tendenza!

Leave a Response