Coltivare la Chamaedorea Elegans in vaso cura e manutenzione della Palma della Fortuna

Per chi ama decorare casa con le piante verdi, oggi vogliamo parlarvi della Chamaedorea Elegans, la Palma della Fortuna, una piantina che ha l’aspetto di una palma nana e che si trasforma in una vera alleata per ornare casa e per purificare l’ambiente in cui vive. La Chamaedorea Elegans è una pianta molto particolare ma anche facilissima da curare nel tempo. Per questo oggi vi diamo tutti i consigli sulla cura dell’Chamaedorea in vaso: esposizione, manutenzione, concimazione, irrigazione, travaso, per farla crescere bella e sana a casa nostra o in un ambiente al chiuso!

Coltivare la Chamaedorea Elegans in vaso cura e manutenzione della Palma della Fortuna
Chamaedorea Elegans di Atrendyexperience

Chamaedorea Elegans, informazioni generali

Al genere Chamadorea appartengono alcune specie di palme originarie dell’America centro-meridionale; si tratta di piante molto longeve che, in ambiente autoctono possono raggiungere alcuni metri di altezza. La caratteristica che rende queste piante molto amate sono i lunghi fusti eretti del colore verde brillante e le foglie lanceolate che hanno un aspetto piumoso e arruffato, che ricorda il bambù. La Chamaedorea Elegans è nota anche come Palma della Fortuna, che, nei suoi luoghi di origine, sta scomparendo.

Coltivare la Chamaedorea Elegans in vaso

Noi di Atrendyexpererience negli ultimi anni ci siamo avvicinate tantissimo al mondo delle piante verdi e fiorite. La nostra casa si è trasformata in un piccolo vivaio, con tante specie diverse che ci danno molta soddisfazione e che riempiono ogni angolo di alcuni ambienti della casa. In sala ne abbiamo una ventina di grandi e piccine, dalle coloratissime orchidee a piante che crescono a vista d’occhio, le nostre amatissime Monstera.

Quando siamo un po’ giù di morale oppure abbiamo voglia di qualcosa di nuovo, non avendo vizi, abbiamo cominciato a circondarci di piante: niente di difficile da gestire, non siamo super esperte! Proprio per la facilità di curare e mantenere in vita tanti tipi diversi di piante e fiori e il nostro splendido orto verticale, abbiamo cominciato a scrivere questa rubrica che si sta riempiendo sempre di più, proprio come casa nostra.

Coltivare la Chamaedorea Elegans in vaso

Ed ecco quello che dovete sapere sulla cura della Chamaedorea Elegans.

Temperatura e luminosità

Questa pianta ornamentale ama la luce ma non deve essere esposta direttamente ai raggi solari. Questo implica che va messa in un posto luminoso, non ombroso, lontano dal sole diretto. Allo stesso tempo, la temperatura perfetta per la sua sopravvivenza felice si aggira dai 18°C ai 24°C. Soffre sotto i 12°C. In estate è possibile metterla sul balcone, in un luogo riparato da sole diretto e agenti atmosferici, ma il rischio di parassiti si eleva.

Chiaramente è sconsigliatissimo posizionare questa pianta vicino a fonti di calore o correnti d’aria, quindi deve stare lontana da caloriferi e da tutte le sorgenti di aria fredda, dalle finestre aperte al climatizzatore.

Temperatura e luminosità

Irrigazione

Per chi ci legge spesso è una sorta di ripetizione, per chi non ci conosce magari è una novità: uno dei motivi per cui una pianta si ammala o deperisce è, oltre alla luminosità e temperatura errate, l’irrigazione scorretta.

Nel caso della Chamaedorea, essendo una pianta che vive in casa quasi tutto l’anno, è necessario irrigarla con intervalli regolari per tutto l’anno. Questo perché in estate fa caldo e quindi va annaffiata spesso mentre in inverno con i termosifoni accesi l’ambiente rimane caldo quindi non si può rallentare la sua irrigazione.

Come si annaffia?

Ci sono varie tecniche per innaffiare le piante, c’è chi le immerge per qualche istante in un secchio pieno d’acqua piovana a temperatura ambiente, chi le mette sotto il getto del rubinetto, chi invece usa l’innaffiatoio. Noi preferiamo usare l’innaffiatoio senza doccino, per gestire il getto lontano dai fusti. L’acqua che usiamo è quella di rubinetto, lasciata riposare una notte nell’innaffiatoio: in questo modo il calcare si deposita sul fondo e l’acqua avrà temperatura ambiente. Dopo aver irrigato la pianta stiamo attente a non creare dei ristagni idrici nel sottovaso.

Quando innaffiare?

Coltivare la Chamaedorea Elegans significa annaffiarla quando il terreno risulta asciutto, come facciamo già per la nostra Areca. E’ necessario fare asciugare il terreno e per sapere se è asciutto basta toccarlo con le dita. In questo modo si evita un eccesso di acqua che porta al marciume radicale. Questo tipo di pianta infatti sopporta brevi periodi di siccità. Ogni 4 annaffiature, prendiamo la piantina la portiamo in bagno e le facciamo una vera e propria doccia delicata, usando sempre l’acqua nell’innaffiatoio aggiungendo la doccetta. In questo modo puliamo le sue foglie dalla polvere e dalle impurità, cosa che difficile da fare a secco, con lo straccetto, essendo così sottili e tantissime.

Vaporizzazione d’obbligo

In inverno e in estate, quando l’ambiente è particolarmente secco, è fondamentale nebulizzare le foglie di questa pianta in modo frequente. In estate tutti i giorni, in inverno ogni due o tre giorni.

Vaporizzazione d'obbligo

Anche in questo caso, l’acqua nello spruzzino deve essere quella del rubinetto lasciata riposare 24 ore. In questo modo le foglie apprezzeranno l’umidità che gli forniamo e si manterranno sempre belle, verdi e sane.

Concimare la Chamaedorea

Ultimo ma non meno importante è sapere quando concimare questa pianta: si consiglia di aggiungere concime per piante tropicali nell’acqua delle innaffiature ogni tre o quattro mesi, e ogni mese tra marzo e settembre.

Il concime liquido può essere anche quello per piante verdi purché azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) , ferro (Fe), manganese (Mn), rame (Cu), zinco (Zn),  boro (B), molibdeno (Mo), magnesio (mg). Diluire una quantità inferiore rispetto a quella indicata sulle istruzioni perché a meno che non siate precisi al ml è meglio usarne meno che troppo. Da evitare anche il concime granulare a lento rilascio, è complicato da quantificare e di conseguenza da usare correttamente.

Coltivare la Chamaedorea Elegans in vaso: rinvaso

Il rinvaso di una pianta è sempre un terno al lotto anche per i più esperti. Non si sa mai se quello che si fa è corretto oppure no. Per quanto riguarda questa pianta, il rinvaso della Chamaedorea si fa quando le radici escono dal vaso. L’operazione deve essere fatta tra marzo e aprile, non nei mesi più freddi.

Coltivare la Chamaedorea Elegans in vaso: rinvaso

In questo caso si sceglie un vaso più grande di uno o due centimetri, si lava con sapone di marsiglia e si sciacqua bene prima di usarlo. Si prepara il fondo con argilla espansa e per chi vuole con qualche sassolino di fiume o coccio per creare un buon drenaggio.

Come terra si può usare il terriccio universale, mescolato con poca perlite o sabbia, e ricco di humus, perché deve essere ricco e fertile ma anche soffice e ben drenato. La Chamaedorea non ha una crescita molto veloce quindi il rinvaso viene effettuato raramente, generalmente ogni due o tre anni.

Tags : piantepiante appartamentopiante e fioripiante in vasopiante verdi
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