Piercing gonfio Prime cure cosa fare e come intervenire

Piercing gonfio, come comportarti in caso di un gonfiore della zona del piercing, come valutare la situazione e quali sono le prime cure da fare.

Un piercing è una pratica di modificazione corporea che implica la foratura di una parte superficiale del corpo per applicare un gioiello. Questa operazione viene fatta generalmente presso uno studio qualificato da un professionista che usa tutti i materiali e i presidi sanitari igienizzati, sterilizzati e monouso.

Piercing gonfio cause

Le cause di un piercing gonfio possono essere di vario tipo ma in linea di massima sono 5 i motivi che possono provocare un gonfiore :

  • piercing in fase di guarigione
  • piercing con scarsa igiene
  • piercing infiammato
  • piercing infettato
  • rigetto piercing

Piercing in fase di guarigione

Una volta che è stato inserito il gioiello nella pelle, come risposta del corpo c’è un arrossamento della zona intorno al piercing e un gonfiore in sede, accompagnati da dolore in base alla zona di foratura e alla soglia di dolore di una persona. Questa situazione può durare una settimana dieci giorni in base alla posizione del gioiello. Per questo motivo il piercing standard che è stato inserito nel corpo è molto lungo, per evitare di inglobarsi nel gonfiore stesso.

piercing medusa appena fatto e rosso
medusa piercing appena fatto

Detto questo è chiaro che, dopo due o tre giorni dal piercing la situazione si stabilizza, il gonfiore non aumenta ma può durare qualche giorno ancora mentre la pelle, nel frattempo, è già tornata dell’abituale colore dell’incarnato.

Piercing lingua, ombelico, zone genitali sono quelli più lenti a sgonfiarsi e a tornare normali. Ad ogni modo, dopo alcune settimane i piercing guariscono, la pelle è tornata perfetta come prima, solo arricchita da un punto luce o gioiello in più.

Piercing con scarsa igiene

Avere un piercing non significa sbattersene ma equivale a prendersene cura ogni giorno. L’aftercare è importantissima, perché basta davvero pochissimo per provocare una infiammazione o un’infezione della parte.

Il piercing è un gioiello artificiale messo nel vostro corpo che, se non viene pulito ogni giorno, può diventare un ricettacolo di batteri e germi. Per questo motivo, non basta igienizzarlo e tenerlo bene solo nella fase iniziale di cicatrizzazione ma sempre per evitare il piercing gonfio.

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Piercing gonfio infiammato

La zona del piercing si può infiammare per vari motivi: viene strofinata, viene premuta, viene a contatto con tessuti non traspiranti, viene a contatto con sostanze particolari. Per i piercing in bocca caffé bollente, peperoncino e cibi piccanti, fumo di sigaretta, rapporti sessuali, sono fattori che possono incidere sull’infiammazione del foro del gioiello.

Altri fattori possono essere sostanze aggressive, troppo sole, acqua clorata, salsedine, caldo eccessivo, sudore eccessivo, fumo a far gonfiare il piercing che, in un momento di stanchezza, di abbassamento di difese immunitarie, di sofferenza della pelle a causa delle temperature eccessive o dei bagni di troppo, ne risente.

Il piercing gonfio può o meno essere infiammato e nel caso non sia arrossato, è bene prendersi cura in modo più attento del gioiello per evitare di innescarla.

Piercing gonfio infettato

Purtroppo l’infezione della zona del piercing è una delle complicazioni da non escludere mai. Inutile chiedersi come mai è infettato; abbiamo già citato prima molti dei comportamenti che possono portare a questa situazione. Il piercing infetto provoca solitamente gonfiore, rossore molto evidente nella zona di uno o dei due fori, aumento della temperatura corporea, dolore pulsante e quando è molto avanti, perdita di pus bianco, giallo e verdognolo.

Quando si arriva all’infezione del piercing non si può tergiversare ma è necessario un intervento sanitario con antibiotici locali e via orali e spesso, la rimozione del gioiello stesso.

Rigetto del piercing

Quando si fa un piercing il gioiello che viene usato è di acciaio chirurgico medicale sterilizzato quindi anallergico, per escludere infezioni ed eventuali rigetti. Certo è che il corpo umano è una macchina che ragiona in modo molto personale e ci sono alcuni soggetti che non hanno la fortuna di tollerare questa intrusione forzata di un corpo estraneo.

Per difesa, il nostro corpo innesca un rigetto che può essere anche molto doloroso e se trascurato può provocare danni estetici.

Il rigetto del piercing può anche avvenire quando il gioiello viene applicato in una zona molto più superficiale, piccola o vicina alle estremità della pelle.

Come riconoscere il rigetto del piercing: i segnali

Come abbiamo sempre consigliato, quando fate un piercing dovete controllarlo ogni giorno, mattina e sera per vedere se è a posto come colore e aspetto. Quando viene lavata la zona, è fondamentale asportare crosticine e pulire anche con l’uso di un cotton fioc e acqua fisiologica la zona che circonda il gioiello. In questo modo la parte rimane sempre ben pulita da tutte le sostanze che possono irritarla e causare infiammazioni e allo stesso tempo è possibile notare se in un piercing gonfio ci sono i presupposti di un rigetto del piercing.

Il rigetto avviene in modo abbastanza visibile. I segnali più frequenti sono:

  • il foro si allarga e si deforma per espellere il gioiello.
  • La posizione originaria quindi cambia, il gioiello si comincia a spostare da solo.
  • In alcuni casi questa situazione può verificarsi senza altri sintomi mentre in altri è accompagnata da rossore, gonfiore, irritazione cutanea e dolore.

Se notate, oltre al piercing gonfio anche leggermente, lo spostamento anche minimo del gioiello è bene recarvi immediatamente dal piercer che ve lo ha fatto per una valutazione dell’esperto. Questo perché il piercer serio e professionale sa come ha fatto il vostro piercing, ha come un marchio di fabbrica sui gioielli che mette e vede subito se c’è un rigetto in corso. In questo caso il piercing deve essere rimosso il prima possibile per evitare brutte cicatrici e la formazione di cheloidi.

Piercing gonfio non arrossato: cosa fare

Se il piercing viene a contatto con sporcizia, sudore, troppo caldo o freddo, rimane ammollo a lungo in acqua salata o clorata, questi fattori potrebbero provocare un gonfiore nell’area del gioiello. In questo caso la pelle non si arrossa in modo evidente e non fa nemmeno male. La zona del foro è stata stressata e c’è una piccola infiammazione in atto.

Per scrupolo noi consigliamo sempre di fare i piercing vicino a casa e rimanere in contatto con chi ve li ha fatti. Se il piercing appare gonfio ma non arrossato contattate il vostro piercer via whatsapp, chiamatelo o mandategli una mail e una foto della zona.

Se si tratta solo di una lieve infiammazione e gonfiore il piercer vi suggerirà di fare lavaggi con i flaconcini monouso di acqua fisiologica tenuti in frigorifero per un risciacquo freddo. Il ghiaccio è da evitare a meno che non lo usiate avvolto in un panno e il gonfiore non sia accompagnato da molto dolore. Il piercer vi suggerirà di prendere un blando antinfiammatorio come l’OKI, Ketoprofene per un trattamento sintomatico e di breve durata di stati infiammatori.

Attenzione però, il piercer è esperto in piercing e sa tante cose ma non è il vostro dottore quindi, se avete dei dubbi o non avete mai preso questo tipo di farmaci telefonate al vostro curante per un consiglio supplementare.

Piercing gonfio, rosso e infetto: cosa fare

Se il gonfiore e il rossore dell’area del piercing sono accompagnati da dolore, da alterazione di temperatura, se la zona è calda al tatto rispetto al resto del corpo e se ci sono delle secrezioni bianche o giallastre è bene interpellare immediatamente il piercer per una valutazione tecnica del piercer per stabilire se va rimosso e del medico curante o del pronto soccorso per la somministrazione di antibiotici locali e via orale.

Per quanto riguarda l’infezione di un piercing è consigliata la sua rimozione. Attenzione! Se il piercing è stato messo dal piercer è meglio recarvi da lui per la sua rimozione perché sa come si apre il gioiello e lo farà nel modo più veloce e meno doloroso possibile. Il medico di base o il pronto soccorso non conoscono i sistemi di apertura dei piercing e di conseguenza per togliervelo potrebbero farvi tanto male!

Non togliete il gioiello da soli quando c’è una infezione in atto quindi se il piercer non è disponibile, prima fate un giro di telefonate per sapere se c’è un piercer disponibile nella vostra zona, poi recatevi in ospedale o dal medico per le medicine che sono obbligatorie in questa situazione. Se non c’è il piercer non è disponibile, medico o pronto soccorso vi rimuoveranno il gioiello e medicheranno in modo adeguato la parte.

Piercing gonfio: non sottovalutare mai il problema

Non si scherza con i buchi alle orecchie e con i piercing. Se c’è il minimo sospetto di infiammazione e infezione dovete fermarvi e agire prima di avere un peggioramento rapidissimo della situazione. Intervenire significa valutare con attenzione la situazione e farla valutare dal personale esperto, piercer per un consulto di base, medico curante o pronto soccorso per la valutazione medica della zona e per le corrette cure antibiotiche e medicazioni.

Noi di atrendyexperience non consigliamo mai il fai da te in queste situazioni ma suggeriamo sempre la consulenza del vostro medico di fiducia del pronto soccorso per gestire la situazione al meglio e scongiurare brutte sorprese.

Piercing Gonfio Prime Cure Cosa Fare E Come Intervenire

I piercing sono bellissimi da sfoggiare e potete tenerli per tutta la vita se li trattate bene e se non accadono situazioni che possono incidere sul loro futuro. Controllarli sempre e tenerli ben puliti è il minimo che si può fare per mantenerli belli e a lungo.

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